Cesare Tallone – Doppio ritratto femminile 1887 circa – Olio su tela – Collezione privata

Cesare Tallone in mostra al Museo Villa Bassi Rathgeb ad Abano Terme

L’arte ha sempre avuto il potere di catturare l’essenza di un’epoca, di riflettere i cambiamenti sociali e di plasmare la percezione della realtà. In questo contesto, la mostra “DONNA, MUSA, ARTISTA: Ritratti di Cesare Tallone tra Otto e Novecento“, che si terrà presso il Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme dal 14 settembre 2024 al 12 gennaio 2025, si propone come un’esplorazione senza precedenti della femminilità italiana a cavallo tra due secoli. Questa esposizione non solo celebra il talento di uno dei più significativi ritrattisti italiani dell’epoca, Cesare Tallone, ma offre anche uno sguardo penetrante sulla condizione femminile in un periodo di profondi mutamenti sociali e culturali

L’artista e il suo tempo: Cesare Tallone, un pioniere del ritratto

Cesare Tallone, nato a Savona nel 1853, si afferma come una figura di spicco nel panorama artistico italiano tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. La sua formazione, iniziata come apprendista incisore e decoratore, si consolida all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove si distingue per il suo talento straordinario. Il percorso di Tallone è emblematico di un’epoca in cui l’arte stava vivendo una profonda trasformazione, allontanandosi dai rigidi canoni accademici per abbracciare nuove forme di espressione.

La carriera di Tallone si sviluppa in un periodo di grandi cambiamenti per l’Italia e per l’Europa. L’unificazione italiana, i progressi tecnologici e industriali, e le nuove correnti di pensiero filosofico e sociale stavano ridisegnando il tessuto della società. In questo contesto, l’arte di Tallone diventa uno specchio privilegiato per osservare l’evoluzione del ruolo e della percezione della donna. I suoi ritratti non sono semplici rappresentazioni estetiche, ma vere e proprie finestre su un mondo in rapida trasformazione.

La mostra: un viaggio attraverso lo sguardo di Tallone

L’esposizione ad Abano Terme si propone di analizzare la produzione artistica di Tallone con un focus particolare sulla sua ritrattistica femminile. Attraverso una selezione accurata di opere, i visitatori potranno immergersi in un’epoca di profondi cambiamenti, osservando come l’artista abbia saputo catturare la complessità e la pluralità dell’identità femminile del suo tempo.

Il percorso espositivo è strutturato in modo da offrire una visione completa e sfaccettata della donna tra Otto e Novecento. Si parte dai ritratti intimi della famiglia dell’artista, come quelli della moglie Eleonora Tango e dei figli, che rivelano una dimensione privata e affettuosa della femminilità. Questi dipinti non solo mostrano l’abilità tecnica di Tallone nel catturare le sfumature emotive dei suoi soggetti, ma offrono anche uno sguardo privilegiato sulla vita domestica dell’epoca.

La mostra prosegue con le rappresentazioni di figure pubbliche, come il celebre ritratto dell’attrice Lina Cavalieri. Queste opere permettono di esplorare il ruolo emergente delle donne nella sfera pubblica, in un periodo in cui le prime rivendicazioni femministe stavano prendendo forma. Attraverso il pennello di Tallone, possiamo osservare come le donne stessero gradualmente conquistando spazi e ruoli precedentemente preclusi, sfidando le convenzioni sociali dell’epoca.

Oltre il ritratto: un dialogo interdisciplinare

Uno degli aspetti più innovativi della mostra è il suo approccio interdisciplinare. Le opere di Tallone non sono presentate in isolamento, ma sono poste in dialogo con altri elementi che arricchiscono il contesto storico e culturale. Oggetti di moda e altre opere d’arte contribuiscono a creare un quadro completo della società del tempo, permettendo ai visitatori di comprendere appieno il significato e l’impatto dei ritratti di Tallone.

Questo approccio multidisciplinare è particolarmente efficace nel mostrare come l’arte di Tallone si inserisca in un più ampio discorso sulla condizione femminile. I cambiamenti nella moda, per esempio, riflettevano e al contempo influenzavano l’evoluzione del ruolo sociale delle donne.

L’emancipazione femminile attraverso l’arte

Un aspetto particolarmente significativo della mostra è la sezione dedicata alle opere delle allieve della scuola d’arte privata fondata da Tallone per sole donne. Questa iniziativa pionieristica dell’artista sottolinea il suo impegno attivo nella promozione dell’emancipazione femminile attraverso l’educazione artistica. In un’epoca in cui l’accesso all’istruzione superiore era ancora largamente precluso alle donne, la scuola di Tallone rappresentava un’opportunità straordinaria di formazione e di espressione artistica.

Clara Müller (Densbüren 1862 – Bergamo 1929) – Natura Morta 1888 circa – Olio su Tavola

Le opere esposte in questa sezione non solo testimoniano il talento delle allieve di Tallone, ma offrono anche uno sguardo unico sulla percezione che le donne avevano di se stesse e del mondo che le circondava. Attraverso questi dipinti, possiamo osservare l’emergere di una nuova consapevolezza femminile, che si esprime attraverso scelte tematiche, stilistiche e compositive innovative.

Il contesto: Abano Terme e il Museo Villa Bassi Rathgeb

La scelta di Abano Terme come sede per questa mostra non è casuale. Questa città termale, rinomata per le sue acque curative, ha una lunga tradizione di accoglienza e di apertura culturale. Il Museo Villa Bassi Rathgeb, con la sua architettura cinquecentesca e i suoi affreschi originali, offre una cornice perfetta per l’esposizione delle opere di Tallone.

La villa, oltre a ospitare la mostra temporanea, vanta anche una collezione permanente di opere rinascimentali e barocche. Questo contesto arricchisce ulteriormente l’esperienza dei visitatori, permettendo di collocare l’opera di Tallone all’interno di una più ampia tradizione artistica italiana. Il contrasto tra gli stili e le epoche stimola una riflessione sulla continuità e sul cambiamento nella rappresentazione della figura femminile attraverso i secoli.

Uno sguardo al futuro attraverso il passato

La mostra si conclude con un’apertura verso la scena artistica internazionale, presentando un’opera di Giovanni Boldini che offre un interessante confronto con la rappresentazione della femminilità tipica della Belle Époque. Questo finale invita i visitatori a riflettere sull’evoluzione della rappresentazione femminile nell’arte e nella società, dal passato al presente.

Giovanni Boldini – Mezzo busto di signora con fiori alla cintura 1909 circa – Olio su tela – Collezione privata Courtesy Stefano Bosi

Il confronto tra Tallone e Boldini non solo evidenzia le diverse sensibilità artistiche dei due pittori, ma permette anche di apprezzare come la rappresentazione della donna nell’arte rifletta i cambiamenti sociali e culturali in atto. Mentre Tallone tende a una rappresentazione più intima e psicologica dei suoi soggetti, Boldini cattura l’eleganza e il glamour della società internazionale dell’epoca.

L’eredità di Cesare Tallone

L’influenza di Cesare Tallone si estende ben oltre la sua produzione artistica. Come docente all’Accademia di Brera, ha formato una nuova generazione di artisti, tra cui figure di spicco come Carlo Carrà, Leonardo Dudreville e Achille Funi. Il suo approccio innovativo all’insegnamento, che privilegiava il disegno dal vero e la pittura en plein air, ha contribuito a plasmare il futuro dell’arte italiana.

La casa milanese di Tallone, grazie all’influenza della moglie Eleonora Tango, divenne un importante punto di riferimento culturale, frequentato da intellettuali come Filippo Tommaso Marinetti, Margherita Sarfatti e Sibilla Aleramo. Questo ambiente stimolante e inclusivo ha certamente influenzato la visione artistica di Tallone, arricchendo la sua comprensione della complessità dell’universo femminile.

L’attualità di un’esplorazione storica

La mostra “DONNA, MUSA, ARTISTA” non è solo un’occasione per ammirare l’opera di un grande maestro della pittura italiana, ma rappresenta anche un’opportunità di riflessione sulla condizione femminile, ieri come oggi. Attraverso i ritratti di Cesare Tallone, possiamo osservare l’emergere di una nuova consapevolezza femminile, che anticipa le grandi battaglie per l’emancipazione del XX secolo.

In un’epoca in cui le questioni di genere sono al centro del dibattito pubblico, questa esposizione offre uno sguardo prezioso sulle radici storiche di molte delle sfide che ancora oggi affrontiamo. La rappresentazione della donna nell’arte non è mai stata un mero esercizio estetico, ma ha sempre riflesso e influenzato la percezione sociale dei ruoli di genere.

L’esposizione ad Abano Terme si propone quindi come un ponte tra passato e presente, invitando i visitatori a riflettere su quanto sia cambiato e quanto ancora debba cambiare nella percezione e nella rappresentazione della donna nella società. In questo senso, l’arte di Cesare Tallone, con la sua capacità di catturare l’essenza dei suoi soggetti al di là delle convenzioni sociali, si rivela sorprendentemente attuale e stimolante.

“DONNA, MUSA, ARTISTA: Ritratti di Cesare Tallone tra Otto e Novecento” non è solo una mostra d’arte, ma un vero e proprio viaggio nel tempo che ci permette di esplorare le radici della nostra identità culturale e sociale.

Attraverso la bellezza e la profondità dei ritratti di Tallone, siamo invitati a riflettere sul percorso dell’emancipazione femminile, sulle sfide superate e su quelle ancora da affrontare, in un dialogo continuo tra passato e presente che arricchisce la nostra comprensione del mondo in cui viviamo.

Angela Rover

DONNA, MUSA, ARTISTA: Ritratti di Cesare Tallone tra Otto e Novecento

a cura di Raffaele Campion, Silvia Capponi, Elena Lissoni e Barbara Maria Savy

14 settembre 2024 – 12 gennaio 2025

Museo Villa Bassi Rathgeb

Via Appia Monterosso, 52 – Abano Terme (PD) – Italy

La mostra "DONNA, MUSA, ARTISTA: Ritratti di Cesare Tallone tra Otto e Novecento" è accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore