A Brescia, la grande mostra di Emilio Isgrò
“Isgrò cancella Brixia”, il nuovo e innovativo progetto espositivo
Il grande evento diffuso nei più importanti spazi di Brescia romana, l’antica Brixia, tra il Parco archeologico e il Museo di Santa Giulia, condurrà la città lombarda all’appuntamento della Capitale della Cultura 2023

Capitolium – Le api di Virgilio © Ela Bialkowska OKNO studio
“Cancellare Brixia non significa cancellare realmente una città ma esattamente il contrario” dichiara Emilio Isgrò. “Significa riportare all’attenzione degli italiani e degli europei una comunità culturale e civile che ha dato molto al Paese e che continua a farlo in questi anni veramente difficili. Anni così difficili che anche gli artisti non possono più accontentarsi di essere solo una voce del listino di Borsa, ma uomini e donne in carne ed ossa capaci di amare e di soffrire. La Cancellatura non è fatta per uccidere o censurare, come pretende la Cancel Culture, ma soprattutto per preservare sotto l’inchiostro quelle parole di speranza e di fiducia che oggi mancano al mondo”.
Per Isgrò, “Cancellare Brixia” (l’antica Brescia), è un modo per farla rivivere sotto forme inedite e inaspettate. Il che è possibile perché, in quasi sessant’anni di attività, l’artista siciliano ha saputo trasformare la cancellatura da un semplice atto di distruzione in una complessa esperienza di conoscenza.
Storia e Presente
Il progetto espositivo dal titoloIsgrò cancella Brixia, a cura di Marco Bazzini, è prodotto da Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia in collaborazione con Archivio Emilio Isgrò, ArteSella, Centro Teatrale Bresciano e Gruppo Brescia Mobilità
Esso si compone di una mostra di lavori originali allestita negli spazi del Museo di Santa Giulia, installazioni monumentali – fisiche, digitali e performative, alcune permanenti e altre effimere – presso il Capitolium Le api di Virgilio, nel Chiostro rinascimentale del Museo di Santa Giulia con L’armonium delle allodole impazzite e l’Incancellabile Vittoria presso la fermata “Stazione FS” della metropolitana, oltre alla messa in scena del dramma teatrale Didone Adonàis nel Teatro Romano all’interno del Parco Archeologico.
Le installazioni
La rassegna prende avvio dalla sala centrale del Capitolium, un vero e proprio museo epigrafico che ospita l’opera Le api di Virgilio.

© Ela Bialkowska OKNO studio
Una moltitudine di api in volo cancellano le iscrizioni presenti sulle epigrafi romane collocate sulla parete: una spettacolare installazione, realizzata con le più avveniristiche tecniche digitali di videomapping, realizzate da DrawLight Me Young Immersive Studio, dove la cancellatura si manifesta nella vivacità delle immagini in movimento.
Le api, simbolo di socialità e di operosità, oltre a coprire le epigrafi, compongono anche nuove suggestive parole, così da evocare una differente temporalità tra i vocaboli antichi e quelli propri della contemporaneità.
Lo spettatore immerso in questo ambiente rimarrà sorpreso, come Enea di fronte all’improvvisa apparizione delle anime che, come uno sciame di api, si aggiravano nella valle del mitologico fiume Lete, nell’episodio raccontato da Virgilio nel Libro VI dell’Eneide.
L’installazione Le api di Virgilio, programmata per la visione ogni 10 minuti, rappresenta l’opera digitale più grande mai realizzata da Isgrò.
Nell’incanto del Chiostro rinascimentale s’incontra, disposto sul prato, L’armonium delle allodole impazzite, un enigmatico e monumentale strumento musicale, sul cui perimetro corre una sequenza di tasti di pianoforte.

© Ela Bialkowska OKNO studio
Nel silenzio del luogo risuona l’aria della Casta diva dalla Norma di Vincenzo Bellini, una delle opere più potenti della tradizione lirica italiana, ambientata nelle Gallie romane. La versione del brano che incantò Richard Wagner è quella trascritta da Fryderyk Chopin per pianoforte, in omaggio al pianista bresciano Arturo Benedetti Michelangeli, interpretato dal cinguettio di un’allodola accompagnata da un coro di uccelli.
Quest’opera è realizzata da Fondazione Brescia Musei in co-produzione con ArteSella, l’importante parco d’arte contemporanea nella natura in Val di Sella, Valsugana, (TN) dove, al termine della mostra, sarà collocata permanentemente nello spazio all’aperto individuato dall’artista stesso.
La mostra

Emilio Isgrò – Dopo Maratona acrilico su tela 170 x 118 cm ©Andrea Valentini Courtesy Archivio Emilio Isgrò

©Ela Bialkowska OKNO studio

© Ela Bialkowska OKNO studio
Le sale espositive del Museo di Santa Giulia ospitano un inedito ciclo di dipinti dal titolo Brixia come Atene. Grandi tele (realizzate a partire dal 2013) dove le pagine illustrate di un libro sulla vita quotidiana di un’antica polis greca sono state cancellate in bianco.

© Ela Bialkowska OKNO studio
Al centro del percorso una scultura, Il discobolo (2022), che si presenta cancellata da formiche ma riconoscibile per la sua tipica postura e per quel disco lanciato, insieme alla mano e a una parte dell’avambraccio, in altra parte dell’esposizione.
Il teatro
I grandi temi dell’antico e del contemporaneo sono anche l’occasione per riproporre il teatro di questo multiforme artista che, nei primi anni ottanta, segnò un passaggio importante nella drammaturgia contemporanea con la trilogia dell’Orestea andata in scena sulle rovine del terremoto di Gibellina vecchia.
Nel Teatro Romano, altro luogo del percorso archeologico dell’antica Brixia, la prima di Didone Adonàis Dòmine, uno dei drammi scritti da Isgrò, prodotto da Fondazione Brescia Musei e da Centro Teatrale Bresciano, con protagonista l’attrice Sandra Toffolatti insieme a Elena Antonello, Giacomo Mangiola e Gianluca Pantaleo e con la regia di Giorgio Sangati. Il testo, scritto nel 1983 è stato messo in scena nell’agosto 1986 a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) nel Teatro Mandanici.
Giovedì 23 – venerdì 24 giugno; venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 luglio, alle ore 21.45.
Successivamente la ripresa integrale dello spettacolo sarà proposta all’interno delle sale di mostra al Museo di Santa Giulia sino al termine dell’esposizione.
La Redazione
ISGRÒ CANCELLA BRIXIA 23 giugno 2022 – 8 gennaio 2023 Brescia, Parco archeologico di Brescia romana e Museo di Santa Giulia Fondazione Brescia Musei tel. +39 030.2977833 – 834