Scoprire Rovigo e le Terre tra Adige e Po: un viaggio ricco di charme
Nella terra tra due fiumi, un patrimonio naturale di rara bellezza, una meta turistica da scoprire e ammirare
Rovigo e le Terre tra Adige e Po, in Veneto, celebrano il perfetto connubio tra terra e acqua, ambiente e storia, arte e cultura, archeologia e prodotti tipici: la cornice perfetta per un viaggio e un soggiorno ricchi di fascino e panorami suggestivi.
Vivere Rovigo e i suoi dintorni significa provare un ventaglio di emozioni, dalla sorpresa dell’esplorazione di luoghi nuovi, alla calma di godere di uno scenario che il tempo ha lasciato intatto.
“Per migliorare la conoscenza dell’offerta turistica, Rovigo Convention & Visitors Bureau è più che mai attivo nella promozione di viaggi leisure & business, anche grazie al rinnovamento degli strumenti avviato due anni fa. Alcuni di questi sono digitali, facilmente consultabili e scaricabili online” come sottolineato nella conferenza stampa tenutasi alla BIT, Cristina Regazzo Responsabile di Rovigo CVB.
L’APP Discover Rovigo è un’ottima risorsa per trovare le cose da fare nella zona. Viene aggiornata ogni anno con pubblicazioni nuove e mirate, quindi troverete sicuramente qualcosa che vi interessa.
La Rovigocard è un must per chi viene a Rovigo, soprattutto per la prima volta, è un biglietto integrato che permette di accedere a diversi luoghi di interesse storico e artistico in un’unica soluzione, ovviamente a costi agevolati.
“Un nuovo strumento che facilita la visita dei monumenti simbolo della città capoluogo e rientra in un ampio progetto di promozione della città che comprende anche opere di riqualificazione di spazi in chiave culturale” come ha spiegato Roberto Tovo – Assessore alla Cultura e Turismo Comune di Rovigo.
La Rovigocard permette di visitare le Due Torri, primo simbolo della città, e il Tempio della Beata Vergine del Soccorso, meglio conosciuto come “La Rotonda”. Con la Rovigocard è possibile visitare anche il Teatro Sociale e il Museo dei Grandi Fiumi e, inoltre di visitare le grandi mostre allestite nei Palazzi Roverella e Roncale.
A fine Carnevale, a Palazzo Roverella si inaugura la mostra “Renoir. L’alba di un nuovo classicismo” in programma dal 25 febbraio al 25 giugno.
Renoir era un grande artista francese che, nel 1881, decise di intraprendere un viaggio in Italia. Qui, fu colpito dalla forza della luce mediterranea, ammirò i maestri rinascimentali, scoprì le pitture pompeiane e si innamorò della bellezza dell’isola di Capri. Questo viaggio lo ispirò a cambiare la sua tecnica e a sviluppare un nuovo stile che univa la lezione di Raffaello con quella di Ingres. La mostra esplorerà questa fase della sua carriera, a partire dal suo ritorno dal viaggio in Italia, fino alle opere della vecchiaia.
Molti artisti degli anni Venti e Trenta, soprattutto in Italia, adottarono una nuova prospettiva, come testimoniano altre opere che saranno esposte accanto ai capolavori di Renoir. Tra queste, le sculture di Marino Marini e Antonietta Raphaël (affiancate dalla Venere vincitrice di Renoir del 1916), nonché i dipinti di Armando Spadini, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Arturo Tosi, Filippo de Pisis, Luigi Bartolini ed Enrico Paulucci.
Dal 25 marzo al 25 giugno Palazzo Roncale ospiterà le opere di Virgilio Milani. Milani è nato a Rovigo e ha guidato altri protagonisti della storia dell’arte del Novecento in Polesine. Oltre alle opere di Milani, saranno esposti lavori di Mario Cavaglieri, Leone Minassian, Edoardo Chendi e Paolo Gioli.
Se avete la fortuna di visitare Rovigo, vi imbatterete nelle splendide opere scultoree di Milani. Per decenni gli sono state commissionate opere per luoghi pubblici, edifici, chiese e tombe. All’epoca, possedere un bronzo di Milani era segno di ricchezza e status.
Rovigo è una città situata nel Veneto, tra due fiumi importanti: l’Adige e il Po. Qui si possono trovare molti luoghi interessanti come ville venete, chiese, abbazie, teatri e festival. Inoltre, ci sono tre musei archeologici, due dei quali sono nazionali. Ci sono anche edifici di archeologia industriale che sono stati restaurati e che oggi ospitano meeting, spettacoli e iniziative imprenditoriali. Nel Polesine si possono trovare anche distretti legati all’agricoltura e alla pesca, oltre a maestri costruttori di giostre e produttori di fuochi d’artificio.
Angela Rover