L’Eterno Rinascimento dei giardini della Loira
Arte, storia e impegno
Parchi e orti all’ombra dei manieri ospitano piante e alberi secolari, sono teatro di eventi, performance e ritrovi e itinerario ideale del turismo slow. Fra gelsi e rose nascono progetti di tutela e promozione e fioriscono iniziative all’insegna della sostenibilità
Non solo i Castelli, da sempre ambitissima meta turistica, Valle della Loira uguale anche Giardini e Parchi monumentali, da conoscere, visitare e vivere: da Villandry a Chaumont, da Clos Lucè ad Amboise, di maniero in maniero, i giardini sono storici, artistici, sostenibili, teatro di eventi d’arte, danza, pittura, gastronomia.
Un itinerario parallelo, di verde in verde, all’insegna del turismo lento, della contemplazione e della bellezza. È qui, all’ombra dei Castelli e della storia, che mostra il suo volto il cosiddetto “eterno Rinascimento” della regione francese. Partiamo dal Giardino di Leonardo al maniero di Clos Lucè.
Nel parco continui richiami verdi alla figura e agli studi del Genio: le oltre 30 specie di piante richiamano i disegni dell’artista, un’architettura di rocce, grotte, sorgenti e cascate rievoca i celebri personaggi dei suoi dipinti. (www.vinci-closluce.com).
Picnic panoramici e contemplazioni di stellate notturne fra uno spettacolo e una performance serale sono nuova attrattiva del Giardino del Castello di Amboise.
Nell’enorme parco sono piantumati oltre 180 gelsi, ripropongono la storica tradizione della bachicoltura, introdotta qui nel ‘400 dal re Luigi XI, che istituì le seterie reali a Tours. In collaborazione con la Maison Roze, l’ultima seteria, il Castello di Amboise inaugura quest’anno il primo Conservatorio del Gelso. (www.chateau-amboise.com).
C’è un parco di oltre 5000 ettaro attorno al Castello e ai giardini di Chambord, il più grande della Valle della Loira, voluto, nel 1500, dal sovrano Francesco I, e realizzato in posizione suggestiva lungo il corso di un affluente del grande fiume.
Oggi al fascino storico si abbina l’appeal sostenibile, grazie a un nuovo nucleo di orti coltivato con i criteri permacultura, nuova frontiera, sostenibile ed etica, della pratica agricola e botanica: 4 appezzamenti di orti bio e oltre 140 varietà antiche di meli, peri e peschi, più piante medicinali e aromatiche.
Nei vigneti, invece, è rinato il settecentesco vino di Chambord: due bianchi (un Romorantin e un Sauvignon) e un rosso AOC Cheverny (Pinot nero e Gamay), obiettivo il ritorno alla tradizione, anche nel bicchiere. www.chambord.org.
È culturale e artistico l’appeal di Chaumont, dove il Castello, dal 1992, è scenario del Festival Internazionale dei Giardini. Tema della prossima edizione “Il giardino ideale”.
Eventi e incontri a tema ecologico: il ritorno alla terra e il desiderio di natura, lo scenario mondiale, il bisogno e il miraggio di una vera svolta all’insegna della sostenibilità. Ed eccoci a un giardino speciale, Plessis Sasnières. Elegante e isolato, adagiato nel cuore di una piccola valle, sulle rive di un lago rinascimentale, e in un contesto verde di pregio.
Attorno allo stagno si stagliano imponenti platani orientali, castagni rosa, secolari cedri del Libano. Sono una straordinaria attrazione i profumatissimi roseti, le piante perenni magnolie e meli. www.jardin-plessis-sasnieres.fr.
Il volto rinascimentale della Valle della Loira ha il suo apice a Villandry, il più grande complesso rinascimentale della regione, dove giardini e orti, oltre al celeberrimo labirinto, sono disposti su quattro livelli terrazzati. È, nel vero senso della parola, il regno delle rose il complesso di giardini del Castello di Rivau, ben 15, e con una collezione di fiori sorprendente: 495 varietà di rose, iris, peonie, gigli, anche una rara raccolta di zucche.
Un parco da fiaba: l’itinerario si snoda fra la Foresta Incantata, il Sentiero di Pollicino, Alice nel Paese del Rivau, il Giardino Segreto, il Giardino della Principessa Raperonzolo, il Giardino delle farfalle. Anche qui la conservazione della biodiversità si coniuga con l’impegno: lo staff del Castello del Rivau è impegnato sul fronte della tutela e della conservazione di rose e di verdure regionali, della sensibilizzazione e del risparmio di risorse.
La Redazione
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