Una tradizionale via di La Valletta, capitale dell’isola

A Malta per un lungo weekend di sicuro successo a due ore di aereo

 Accogliente, allegra, divertente, piena di luce e di giovani, ricca di storia e di arte, Malta con le isole di Gozo e Comino, è una meta ideale da scoprire in inverno e nelle mezze stagioni

La scoperta di Malta incanta, da qualsiasi parte si arrivi

Chi entra in nave nel Grande Porto, una delle insenature naturali più spettacolari del mondo, ha la sensazione di penetrare in un libro di storia. Da una parte i palazzi color miele di La Valletta, la capitale, i giardini dell’Upper Barrakka e l’immenso ospedale dei cavalieri. Dall’altra il Forte Sant’Angelo, le fortificazioni di Vittoriosa, l’antica Birgu, rimasta intatta nel tempo, di Cospicua e Senglea. Oggi, da aVittoriosa partono piccole imbarcazioni che fanno il giro del Grande Porto, illustrando la storia e i monumenti dell’isola. Da non perdere.

Il City Gate: il meglio dell’architettura contemporanea

Questa volta il mio ingresso a La Valletta è attraverso il City Gate, che annuncia la riqualificazione di un’area importantissima della città, progettata da Renzo Piano, il nostro architetto archistar,  portata a termine nel 2018 in occasione della nomina di Malta capitale europea della cultura. Questo luogo così potente e simbolico, devastato in parte dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, è tornato a vivere in un perfetto connubio tra storia e moderna architettura.

Il Parlamento e i dintorni

Occorre conoscere per apprezzare. Nel nuovo edificio del Parlamento nulla è lasciato al caso. La facciata di pietra locale, modellata in modo da simulare l’erosione provocata dal vento, nasconde un alto contenuto tecnologico, che tiene conto della luce e del clima della città. Accanto è nato l’affascinante Teatro all’aperto, progettato all’interno delle rovine dell’ex Teatro Reale, costruito dagli inglesi, raso al suolo dai bombardieri tedeschi nel 1942.

Da qui si raggiungono in pochi minuti i giardini dell’Upper Barrakka, luogo ideale per godere il tramonto.

Oggi l’isola offre tante novità, tra cui il Muza, il Museo Nazionale di Belle Arti, situato nella sontuosa auberge d’Italie,il palazzo dei cavalieri dell’Ordine di San Giovanni, in Merchants Street a La Valletta. È interessante da visitare per scoprire la vita dei cavalieri, le opere di artisti di varie epoche, come il barocco Mattia Preti, lui stesso cavaliere dell’Ordine di Malta, paesaggi dell’arcipelago e rare collezioni di mappe geografiche. Tra i maltesi spicca lo scultore Antonio Sciortino, omaggiato con una mostra personale.

In giro nelle vie principali e nei vicoli di La Valletta con il mare sempre in vista

Questo è il periodo giusto per cogliere lo spirito di Malta. Con un clima mite si gira con piacere alla scoperta della città, creata dal nulla nella seconda metà del Cinquecento dal Gran Maestro Jean de la Valette, il romantico eroe della cacciata dei Turchi nel 1565.

Il mio consiglio è passeggiare alla ricerca di angoli sconosciuti, lo sguardo rivolto in alto per ammirare i caratteristici balconi di legno chiusi, dipinti di verde, simili alle moucharabije arabe, da dove le padrone di casa occhieggiavano inosservate la vita della strada. A dominare la scena sono i palazzi barocchi, splendidi più che mai dopo essere stati rimessi a nuovo nel 2018, senza perdere però alcuni particolari divertenti, come le cabine telefoniche rosso fuoco, a ricordo della presenza inglese dal 1800 al 1974.

I Cavalieri Ospedalieri

Nel cuore della città s’innalza l’emozionante co-cattedrale barocca di San Giovanni, costruita, decorata e impreziosita dai molti doni dei Cavalieri

Nel 1607, in fuga da Roma, Caravaggio arriva a Malta, dove dipinge due impareggiabili capolavori: la Decollazione di San Giovanni e San Girolamo scrivente. 

Nelle vie del centro, affiora la storia dei Cavalieri Ospedalieri, oggi Cavalieri dell’Ordine di Malta, approdati qui dopo essere stati cacciati da Rodi nel 1530, ricchissimi non solo grazie alle rendite dei loro possedimenti in Europa, ma anche alle attività “di corsa”che l’Ordine esercitava nel Mediterraneo.

Cavalieri e gran maestri, abili nel maneggiare la spada, quanto nel curare gli ammalati, fecero a gara nel portare a Malta il meglio della cultura occidentale.

Costruirono mura possenti, torri di guardia, ma soprattutto le mitiche “auberges”, dove i cavalieri si riunivano per nazionalità e lingua, sontuose dimore barocche, ispirate ai palazzi romani e siciliani, oltre trecento chiese dalle cupole dorate, una Sacra Infermeria, ville di delizie in campagna, con porticine segrete per far entrare la favorita di turno.

Chi si trova in zona Old Beckery Street, può girare l’angolo in Bull Street II-Belt, dove, al 25, il vecchio macello pubblico dell’Ordine di San Giovanni ha lasciato il posto al Valletta Design Cluster, grandioso spazio pubblico destinato alla creatività condivisa, da utilizzare per lavoro, relax, mostre e meeting, attrezzato con strumenti adatti ad artigiani e professionisti e un roof garden incredibile, opera di un architetto dei giardini giapponese.

Nel centro, in Merchant Street come in Republic Street, non ci sono negozi particolarmente attraenti, ma stradine che salgono e scendono, magnifici scorci di mare, di antiche mura e di forti possenti, bianche statue di santi agli angoli delle vie, chiesette scoperte per caso, come quella delle Carmelitane dall’elegante altare a baldacchino, a pochi passi dal settecentesco teatro Manoel. Proprio qui, dall’11 al 23 gennaio 2023 si svolge l’undicesima edizione del festival di musica Barocca, organizzato dal grande Kenneth Zammit Tabona.

Tra le proposte turistiche inedite c’è oggi “Underground Valletta”, con ingresso in Republic Street, la visita alla città sotterranea. Con guida e casco si scende alla scoperta di lunghi cunicoli, costruiti nei secoli, utilizzati come rifugio dagli abitanti della città durante le incursioni aeree della seconda guerra mondiale. A ricordare il loro passaggio sono rimaste le madonnine disegnate sui muri dai maltesi.  

In Republic Street,  vi invito a una sosta allo storico caffè Cordina, accogliente, elegante, molto frequentato dai maltesi, dove oltre a deliziosi dolcetti, si gustano i pastizzi alla ricotta o ai piselli, tipico piatto locale, e altre specialità come l’Hobz Biz-Jetel, antipasto di pomodori, olio, aglio, cipolla e capperi.

La cucina maltese, dai sapori mediterranei, è un plus dell’isola. Ecco qualche suggerimento super sperimentato

Imitando i professionisti locali, a mezzogiorno, ma anche alla sera, si va nel piccolo, caratteristico ristorante Pippo, in Melita street, gestito dal simpatico proprietario Francesco Cutajar, che propone freschissime specialità locali, dall’insalata di polipo alle gallinelle, alle melanzane, ai peperoni ripieni. Più conosciuto e citato nella guida Michelin, altrettanto simpatico e intimo, il Rubino, in Old Backery street, cucina lo stufato di coniglio, il piatto nazionale, ma prepara anche ottimi antipasti mediterranei a base di tonno fresco e pesce spada, paté di ceci, melanzane e fagioli, a ricordare le mezze del mondo arabo. Non c’è da stupirsi. Gli arabi hanno  lasciato tracce del loro passaggio anche nella lingua parlata di oggi. Un esempio? Dio viene tuttora chiamato Allah.

Chi si trova al Muza, il museo nazionale di Belle Arti, può fermarsi a pranzo al Muza Restaurant, conosciuto per gli ottimi piatti innovativi. Se cercate il top, un amico affidabile suggerisce per una cena a base di pesce il ristorante Picasso a Sliema, affacciato sul mare, a un quarto d’ora di auto da Valletta.

De Mondion

Quanto agli stellati, di cui Malta offre una buona selezione, il mio preferito è a M’dina, la città medievale nel cuore del paese. Qui, in uno dei palazzi più belli dell’isola, il Relais&Chateaux Xara Palace, il De Mondion, una stella Michelin, propone un’eccezionale e saporita cucina creativa, ispirata a quella mediterranea con prodotti a km0, compreso l’olio di oliva, provenienti dagli Xara Gardens, la fattoria di famiglia dei proprietari. Indimenticabili i tagliolini al nero di seppia dello chef Kevin: cottura perfetta e uno speciale sughetto ai calamaretti e ricci. Il tutto accompagnato da ottimi vini maltesi.

Xara Gardens

Vi incuriosisce entrare in uno storico palazzo maltese, tuttora abitato dai proprietari?

Oggi, mentre molte nobili famiglie hanno lasciato La Valletta, il marchese de Piro apre al pubblico la sua dimora Casa Rocca Piccola, al 74 di Republic street..“Non aspettatevi di entrare in un museo”, dichiara il marchese,”ho deciso di aprirla al pubblico perché chi viene a Malta possa vedere come vive un’antica famiglia locale”.

Ecco l’ultima occasione da non perdere per avere Malta nel cuore.

Silvana Rizzi

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