In Francia alla scoperta del Puy-de-Dôme

Paesaggi naturali dominati dai vulcani, ma anche città di pietra lavica, borghi medioevali e parchi a tema, chiese gotiche e romaniche, resti della civiltà gallica e musei: tutto questo offre il Puy-de-Dôme

©Alex Celaire

I vulcani da sempre sono tra le manifestazioni naturali che più affascinano l’immaginario collettivo. E lo fanno anche quando sono spenti da millenni, come quelli che dominano il paesaggio del Puy-de-Dôme, nella regione francese Alvernia-Rodano-Alpi. In una delle più grandi aree protette d’Europa, un sito naturale riconosciuto patrimonio mondiale Unesco nel 2018, si stagliano 80 vulcani disposti in una fila di oltre 30 km che dà vita alla catena dei Puys-faille de Limagne.

Questa imponente formazione geologica è un’importante testimonianza di quella che è stata la storia della Terra: il complesso di vulcani è infatti sorto 25 milioni di anni fa per effetto dell’onda d’urto che ha portato alla formazione delle Alpi.

Il parco naturale che ospita la catena dei Puys-faille de Limagne, con i suoi 388.957 ettari e un’estensione di oltre 120 km, è un vero e proprio paradiso incontaminato dove gli amanti della natura potranno svolgere tantissime attività ludiche e sportive.

©Steeve Hans

Puy de Dôme, il vulcano simbolo della regione

Siamo stati nel dipartimento francese del Puy-de-Dôme, tra i più belli dell’Alvernia che deve il suo nome al vulcano più famoso presente nel suo territorio.

Situato al centro della catena dei Puys-faille de Limagne, domina tutta l’area dall’alto dei suoi 1.465 metri. Ha una forma conica che spicca sull’ambiente circostante e lo rende immediatamente riconoscibile come vulcano.

©René Manzone

È possibile ammirarne le bellezze paesaggistiche tramite un treno a cremagliera che viaggia in maniera sostenibile, il Panoramique des Dômes, oppure percorrendo il sentiero della mulattiera. Tra i rilievi del complesso dei Puys-faille de Limagne è il più visitato insieme al vulcano di Pariou, molto conosciuto perché divenuto simbolo della pubblicità dell’acqua di Volvic.

©René Manzone

Il fascino del Puy-de-Dome non risiede solo nei suoi tesori naturalistici: sulla cima del vulcano è infatti conservato uno dei più grandi santuari di montagna della Gallia romana, il tempio di Mercurio.

La costruzione risale al II secolo d.C. ed era parte di un importante centro religioso appartenente all’antica città di Augustonemetum, oggi conosciuta con il nome Clermont-Ferrand. A frequentare il tempio erano spesso i pellegrini che percorrevano la via Agrippa.

Scorcio della Stazione meteo a destra il tempio di Mercurio

Nel cuore di una colata lavica

Un’esperienza davvero unica la si può vivere all’interno del vulcano Puy de la Nugère, dove è consentito visitare una vera e propria colata lavica. Si tratta di una galleria sfruttata sin dal XIII secolo per la sua pietra di Volvic, materiale con cui sono state erette diverse città come Riom e Clermont-Ferrand. Nella Grotta della Pietra di Volvic si ascolterà la storia dei cavatori dalla voce di Jean Legay-Chevalier, uno dei più importanti cavatori del ‘900. Il loro lavoro ha portato a scoprire all’interno del vulcano Puy de la Nugère la fonte delle acque di Volvic.

Vulcania, il parco a tema per imparare divertendosi

L’Alvernia ha tra le sue attrazioni un luogo dove poter apprendere tante informazioni interessanti sui vulcani e sul pianeta Terra, e per giunta in un modo originale e divertente.

È Vulcania, parco a tema unico in Europa, che è stato creato per rendere la scienza appassionante e allo stesso tempo alla portata di tutti. Si trova all’interno del Parco dei Vulcani, nel cuore della catena dei Puys, a circa 15 km da Clermont-Ferrand.

Ha al centro un’architettura imponente dalla forma conica che vuole richiamare il profilo classico di un vulcano, ma la maggior parte delle installazioni è celata sotto terra.

Molte attrazioni sono pensate per rendere coinvolgente l’apprendimento sui vulcani e sugli altri fenomeni naturali. In particolare, grazie alla realtà aumentata e ai video in 4D, si viene davvero catapultati in avventure dalle forti emozioni, come se si vivessero in prima persona nel mondo reale. Per esempio, si potrà sperimentare sulla propria pelle la sensazione di volare.

Sui 57 ettari del sito è possibile anche godere di panorami spettacolari nei numerosi sentieri esplorativi della zona.

Info: www.vulcania.com

La battaglia di Vercingetorige e Cesare rivive in un museo

L’altopiano di Gergovia, immerso nei suggestivi paesaggi vulcanici dell’Alvernia, secoli addietro è stato teatro di una famosa battaglia tra Giulio Cesare e Vercingetorige, durante la guerra gallica. Un museo archeologico installato proprio sul luogo del confronto bellico vuole far rivivere quegli istanti che cambiarono per sempre la storia della Francia.

La visita prevede un percorso interattivo che conduce attraverso grafici, plastici, modellini, reperti archeologici e attività multimediali. Come gran finale si entrerà in una sala audiovisiva dove sarà ricreata la celebre battaglia che nel 52 a.C. vide contrapporsi galli e romani.

All’interno di spazi museali recentemente rinnovati e con una superficie espositiva tre volte più ampia, si potrà anche scoprire qualcosa di più sull’affascinante storia del mondo celtico, in Alvernia e più in generale in Europa, nonché approfondire le origini geologiche dell’altopiano di Gergovia e dei paesaggi circonstanti, in particolare la catena dei Puys e la faglia di Limagne.

Info: musee-gergovie.fr

Corent, tra i resti della civiltà gallica

Altra meta archeologica dell’Alvernia meritevole di una visita è l’altopiano di Corent, dove sorgono i resti di un oppidum del popolo gallico che anticamente abitava quelle terre. Fu Giulio Cesare a chiamare oppida gli insediamenti cittadini dei galli. Per i romani un oppidum era una città fortificata più grande del semplice vicus, ma non ancora abbastanza estesa per essere indicata come civitas.

Sul sito archeologico di Corent sono facilmente individuabili le diverse aree cittadine dell’antico insediamento, come il santuario, la piazza e il teatro. Per facilitare la visita sono stati installati vari pannelli informativi che offrono una ricostruzione esaustiva dell’oppidum. Per chi desidera viene proposta anche la possibilità di visite guidate.

Clermont-Ferrand, città di pietra lavica

Non si può andare nel dipartimento del Puy-de-Dôme senza passare dal suo capoluogo, Clermont-Ferrand. Ogni angolo è una piacevole scoperta, a partire dal centro storico collocato su un tumulo vulcanico.

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È possibile passeggiare su strade pedonali abbellite da palazzine signorili e fontane, come la famosa fontana D’Amboise, giunta sino a noi dal Rinascimento.

Un altro gioiello artistico della città è la cattedrale gotica, famosa perché esternamente nera, in quanto costruita in pietra lavica di Volvic. Di grande pregio e impatto sono le sue immense vetrate colorate e le pitture murali.

È d’obbligo menzionare infine la basilica romanica Notre-Dame-Du-Port, che dal 1998 è stata iscritta nella Lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco, in quanto tappa del Cammino di Santiago di Compostela in Francia.

Clermont-Ferrand è la citta del mitico Bibendum o meglio conosciuto come “omino Michelin”

Il Museo de L’Aventure Michelin, la storia dietro il marchio

Era il 1889 quando i fratelli Michelin trasformarono per sempre il modo di viaggiare. Oggi la storia di successo del loro brand viene raccontata in un museo che si trova nel più importante sito industriale Michelin.

Lungo un percorso interattivo che mira a intrattenere oltre che a informare fa capolino la figura giovale e familiare dell’omino Bibendum.

Il famoso marchio di pneumatici ha attinto alle sue immense collezioni per riportare in maniera fedele tutte le tappe della sua lunga storia della mobilità, dalla nascita della ruota di legno al pneumatico: nel museo dell’Aventure Michelin sono presenti manifesti, documenti, pubblicità, veicoli, mappe, guide e film.

Tutto ciò contribuisce a renderlo il più grande museo dedicato alla storia Michelin, un modo efficace per ricordarci che ogni grande invenzione nasce dalla conoscenza di quelle del passato, perché non c’è innovazione senza memoria.

Info: laventure.michelin.com

Montpeyroux, borgo medievale tra i più belli di Francia

Una tappa obbligata viaggiando nel dipartimento del Puy-de-Dôme è l’incantevole borgo medievale Montpeyroux.

Arroccato su una collina sassosa da cui prende il nome, si trova a 20 km a sud di Clermont-Ferrand e a 16 km a nord di Issoire. È facilmente raggiungibile, perché collocato nelle immediate vicinanze dell’autostrada A75 e della strada dipartimentale 797.

Il suo aspetto pittoresco e la sua posizione invidiabile lo hanno fatto classificare tra i “Borghi più belli di Francia”. Forte di mille anni di storia, si è conservato perfettamente sino a noi e oggi come ieri continua a risplendere della sua bionda pietra Arkose, materiale nobile estratto un tempo a Montpeyroux e molto utilizzato per l’edilizia locale.

Anche diverse chiese romaniche della Val d’Allier recano la stessa calda tonalità bionda, perché costruite utilizzando l’Arkose: un esempio illustre è la chiesa abbaziale di Issoire.

Ad accogliere il visitatore a Montpeyroux è un magnifico portico del XIV secolo, mentre proseguendo tra stradine e passaggi a volta, il più antico dei quali risale al 1122, si raggiunge la costruzione più alta del borgo, un torrione del XIII secolo che domina le case da 30 m e offre dalla sua piattaforma merlata una vista impareggiabile sulla catena dei Puys, il massiccio del Sancy e i monti del Cantal.

Molte antiche case viticole sono state restaurate e sono attualmente occupate da vari artigiani (pittori, ceramisti, ecc.). Nel dedalo di viuzze in cui è magico perdersi è possibile ammirare cornici scolpite della fine del Medioevo, chiavi di volta di eccelsa fattura, date incise sugli architravi e motivi decorativi sulle ante delle porte.

A rendere la località attrattiva per il turismo è anche la presenza di strade e sentieri che permettono di inoltrarsi tra i giardini della zona e in mezzo ai vigneti.

Beatrice Maria Beretti

DOVE ALLOGGIARE a Clermont-Ferrand

Il Best Western Plus Hôtel Litteraire Alexandre Vialette è situato nel centro della città di Clermont-Ferrand, a pochi passi dal quartiere storico, offre una terrazza con vista panoramiche sulla città e sul complesso vulcanico Chaîne des Puys

Gastronomia e Vino

DOVE MANGIARE a Clermont-Ferrand

Il meglio della produzione viticola regionale

DEGUSTAZIONI: Una cantina eccezionale

DOVE MANGIARE a Orcines – Puy-de-Dôme

DOVE MANGIARE a Montpeyroux

INFO sulle destinazioni
fr.auvergnerhonealpes-tourisme.com
It.france.fr
www.auvergne-destination.com

Come arrivare in Alvernia-Rodano-Alpi 

Sono molti i voli disponibili dagli aeroporti di Bologna, Cagliari, Catania, Milano, Napoli, Olbia, Palermo, Roma e Venezia verso gli aeroporti di Lione “Saint Exupéry” (www.lyonaeroports.com) e Clermont-Ferrand (www.clermont-aeroport.com), Chambéry Savoie (www.chambery-airport.com) e Grenoble Isère (www.grenoble-airport.com). Per raggiungere la regione in treno ci sono collegamenti diretti ad alta velocità da Milano e Torino verso Lione. Per gli arrivi in auto, con oltre 1.300 chilometri di autostrada, la regione è una di quelle meglio servite per le strade.