Un viaggio tra crateri da scalare, safari in kayak e nuove sfide sportive nel cuore geologico dell’Africa

La Great Rift Valley in Kenya offre un’immersione totale nella natura più selvaggia. L’itinerario si snoda tra le gole di Hell’s Gate e la cima del vulcano Longonot, per poi scendere verso le acque rosa dei fenicotteri di Nakuru e le oasi popolate da ippopotami del Lago Naivasha. Un’esperienza che unisce l’esplorazione geologica all’adrenalina pura

C’è un luogo in Africa dove la crosta terrestre si è spaccata, dando vita a una cicatrice lunga migliaia di chilometri che attraversa il continente. Questa è la Great Rift Valley, una meraviglia geologica che in Kenya si manifesta con una potenza e una bellezza senza pari. Visitare questa regione non significa solo fare un viaggio, ma compiere un pellegrinaggio alle origini del mondo e dell’umanità. Qui, dove sono stati rinvenuti alcuni dei più antichi resti ominidi, la terra è viva: i vulcani respirano, i laghi ribollono e i paesaggi raccontano una storia di fuoco e acqua che continua a evolversi. È un invito all’avventura pura, un’immersione totale in una natura che non è mai stata addomesticata.

Il cuore di fuoco: dove la terra respira e sfida

L’esplorazione di questo mondo primordiale inizia idealmente da Hell’s Gate National Park, un nome che evoca immagini dantesche ma che in realtà descrive un santuario naturale unico. È uno dei pochi parchi africani dove è concesso muoversi liberamente in bicicletta o a piedi, un’esperienza esaltante che permette di pedalare tra mandrie di zebre, giraffe ed eland. Il suo paesaggio, che si dice abbia ispirato gli scenari de “Il Re Leone”, è dominato da imponenti falesie come la Fischer’s Tower e dalla spettacolare gola di Ol Njorowa. Il sibilo del vapore geotermico che fuoriesce dalle fessure del terreno è la colonna sonora costante di un luogo dove l’energia del pianeta è palpabile. Per riprendersi dalle fatiche, l’Olkaria Geothermal Spa offre un’immersione surreale nelle sue piscine lattiginose e ricche di minerali, un bagno caldo offerto direttamente dal cuore vulcanico della Terra.

La sete di altitudine trova la sua prima grande ricompensa sul Mount Longonot. Questo stratovulcano, il cui nome Maasai significa “montagna dai molti crinali”, si scala con un trekking di alcune ore lungo un sentiero che si inerpica sui suoi fianchi. La vera magia, però, si svela una volta raggiunta la vetta a quasi 2.800 metri: il cratere collassato ospita al suo interno una fitta e inaspettata foresta primordiale. La camminata circolare lungo il bordo del cratere regala vedute a 360 gradi che spaziano dal Lago Naivasha alla vastità sconfinata della valle.

Più a nord, l’avventura prosegue verso il Menengai Crater, una delle caldere di collasso meglio conservate al mondo. Conosciuto nella tradizione Maasai come “il luogo dei cadaveri” a causa di antiche battaglie, oggi è un punto di osservazione spettacolare. Dai suoi belvedere, lo sguardo si perde su un panorama che abbraccia i laghi Nakuru e Bogoria, anticipando la prossima tappa del viaggio.

Hells Gate Scenery (44)
Hells Gate Scenery (43)

L’anima d’acqua: oasi di vita tra alcali e acque dolci

Dal regno del fuoco si passa a quello dell’acqua, dove la vita esplode in forme sorprendenti. I laghi alcalini di Nakuru, Bogoria ed Elmenteita sono famosi per uno dei più grandi spettacoli ornitologici del pianeta. È la microscopica alga spirulina, che prospera in queste acque particolari, ad attirare milioni di fenicotteri minori, che trasformano le rive in un vibrante tappeto rosa. Ma non è solo questo: il Lake Nakuru National Park è un’importante riserva per i rinoceronti bianchi e neri, oltre a ospitare leopardi e leoni. Il Lake Bogoria, più selvaggio, affascina con i suoi geyser e le sorgenti di acqua bollente che eruttano lungo la costa, in un paesaggio quasi preistorico.

A spezzare il dominio alcalino interviene il Lago Naivasha, una vasta oasi d’acqua dolce che crea un ecosistema completamente differente. È il regno degli ippopotami, che si osservano placidamente durante un safari in barca, e di oltre 400 specie di uccelli, tra cui le maestose aquile pescatrici. Un’esperienza imperdibile è il safari a piedi sulla Crescent Island, una penisola dove è possibile camminare a pochi metri da giraffe, gnu e zebre in totale sicurezza.

Orizzonte 2025: la Rift Valley diventa arena sportiva

Questa regione, già paradiso per avventurieri, si sta affermando come una delle destinazioni leader per gli sport outdoor. Il 2025 segna un punto di svolta con il lancio della Magical Kenya Mountain & Trail Series. A novembre debutterà la Mount Longonot Trail Challenge, una gara che trasformerà l’iconico vulcano in un percorso di sfida e bellezza.

A dicembre seguirà la Mount Elgon Run, portando gli atleti a misurarsi con un altro gigante di fuoco. Queste competizioni, promosse dal Kenya Adventure Tourism Product Club, non sono solo prove di resistenza, ma un dialogo profondo tra l’atleta e un paesaggio vulcanico che chiede rispetto e ammirazione.

Valentina Avogadro

Per maggiori informazioni sul Kenya, visitare www.magicalkenya.com e Adventure - Magical Kenya