L’eleganza del Giappone ispira la nuova collezione di Lisa Corti: un racconto tra arte e tessuto

Nel mondo di Lisa Corti, ogni tessuto è una mappa e ogni colore un racconto. Per la stagione Autunno Inverno 2025-2026, questo racconto ci trasporta lontano, in un viaggio sensoriale nel cuore del Giappone. La nuova collezione è un dialogo profondo e rispettoso con l’estetica del Sol Levante, un ponte ideale tra la tradizione artigianale che da sempre anima il brand e una ricerca stilistica che guarda all’avanguardia. Il risultato è una sinfonia di linee pulite, colori intensi e un’eleganza assoluta che celebra l’incontro tra mondi solo apparentemente distanti.

L’arte diventa tessuto: le stampe d’autore

Il cuore pulsante della collezione risiede nelle stampe, che trasformano i tessuti in vere e proprie tele d’autore. La stampa Itō Jakuchū non è una semplice riproduzione, ma un’interpretazione dell’energia dei celebri galli dipinti dal maestro del XVIII secolo. Le piume variopinte e il movimento dinamico dei soggetti prendono vita sui tessuti, catturando l’essenza di un’arte tanto visionaria quanto radicata nella natura. Accanto a questa esplosione figurativa, il motivo geometrico Spiral offre un contrappunto lirico e astratto. Ispirato alle celebri nuvole oniriche di Kenzo Okada, uno dei massimi esponenti dell’espressionismo astratto, questo disegno evoca paesaggi mentali, giardini zen avvolti nella nebbia e una quiete contemplativa.

Queste visioni artistiche prendono forma grazie a una maestria artigianale insostituibile. Realizzati interamente a mano in India, i tessuti sono impressi utilizzando le antiche e complesse tecniche a quadro e a blocchi di legno incisi. Ogni imperfezione, ogni leggera variazione di colore non è un difetto, ma il sigillo di autenticità, la firma di una mano esperta che rende ogni singolo capo un pezzo unico e irripetibile.

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La poesia del dettaglio: il ritorno del ricamo e l’energia della maglieria

Se le stampe sono l’anima della collezione, i dettagli ne sono la voce. Il romanticismo si fa tangibile nel grande ritorno dell’embroidery, dove il filo diventa strumento di pura poesia. Capi come il Suiko Dress e la Nashi Tunic si impreziosiscono di delicati ricami interamente realizzati a mano, che disegnano motivi raffinati su maniche, polsini e colletti. Sono dettagli preziosi che catturano la luce e trasformano la silhouette, un’eleganza d’altri tempi reinterpretata con una sensibilità moderna.

Dal sussurro del ricamo si passa all’esplosione cromatica della maglieria. Qui, l’universo iconico di Lisa Corti esplode in una coloratissima versione pop. I fiori simbolo del brand sbocciano con energia su cardigan corti e pullover a collo alto, declinati sia in stampe all-over che in audaci macro-disegni. Questa sferzata di modernità grafica crea un dialogo affascinante con la delicatezza delle altre lavorazioni, confermando la straordinaria capacità del brand di unire mondi estetici diversi con coerenza e stile.

Una sinfonia di forme e colori

La narrazione giapponese prosegue nella scelta delle forme e della palette. Le silhouette sono fluide e pulite, evocando la linearità essenziale del kimono ma reinterpretandola per la donna contemporanea. La collezione si muove tra capi avvolgenti e linee scivolate che accarezzano il corpo senza costringerlo. La palette cromatica è un’immersione nei toni profondi del blu indaco e del nero inchiostro, illuminati da accenti vibranti di arancio cachi, verde muschio e rosa camelia, creando un equilibrio visivo magistrale.

La collezione Lisa Corti Autunno Inverno 2025-2026 è molto più di una serie di abiti: è una dichiarazione culturale, un’immersione profonda nell’essenza dell’eleganza nipponica che pervade ogni dettaglio. Un equilibrio perfetto tra arte, artigianato e moda, pensato per una donna che non vuole solo vestirsi, ma indossare una storia.

La Redazione