Nel cuore di Porta Romana, la cucina di Jin Yue Hu è un’esperienza sensoriale completa. Una filosofia riconosciuta dalla critica, che ha portato IZU nella selezione della Guida Michelin

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Ceviche trilogia blanc Ceviche trilogia blanc

Da IZU, il ristorante di Jin Yue Hu, si vive una filosofia che si esprime dall’ambiente, fusione di design e natura, attraverso la riscoperta di piatti iconici e le novità stagionali, perfezionandosi negli abbinamenti di una cantina in costante evoluzione

L’ambiente: un preludio materico

Il dialogo, da IZU, inizia molto prima del piatto. Comincia nello spazio, in un ambiente pensato per isolare dal ritmo urbano che pulsa oltre le ampie vetrine di Corso Lodi. È un dialogo tattile: la mano incontra il calore organico del legno naturale americano, che si contrappone alla purezza nobile e fredda del marmo di Carrara. E poi visivo, con una costellazione di 1.250 punti luce che non illumina, ma scolpisce la penombra, creando isole di intimità e predisponendo i sensi a ciò che verrà.

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La visione di Jin Yue Hu e il nuovo percorso Omakase

È la stessa meticolosa ossessione per la materia a guidare la mano del patron, Jin Yue Hu. Il nome del locale è un omaggio alla penisola giapponese di Izu, un luogo che lo ha folgorato per la natura, l’eccellenza del pescato e una sacra cultura dell’ospitalità.

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Gunkan, Ricciola e gambero rosso con caviale oscietra e Izu secret sauce_ Gunkan, Ricciola e gambero rosso con caviale oscietra e Izu secret sauce_
Tris tartare Tris tartare

Questi pilastri si traducono in una cucina di rispetto assoluto, un gesto quasi zen che spesso lavora in sottrazione, eliminando il superfluo per lasciare che sia l’ingrediente a esprimere la sua verità. La massima espressione di questo approccio è il percorso Omakase: non un menu, ma un atto di fiducia, un rituale dove lo chef costruisce un’esperienza su misura partendo dal miglior pescato del giorno, tra crudi, cotture e Nigiri che sono un saggio di maestria.

Il menù d’autunno: tra classici e nuove creazioni

Nigiri di Anguilla

La carta si muove su un doppio binario, tra la purezza dei classici e la creatività delle nuove proposte. Da un lato i Nigiri, impeccabili nell’equilibrio tra il riso tiepido e la scioglievolezza di un Chutoro. Dall’altro, le creazioni d’autunno, dove il dialogo tra ingrediente e gesto si fa esplicito. Ne sono un esempio:

Tataki di petto d’Anatra
  • SICILIAN ROUGE: un crudo dove la dolcezza di scampo e gambero rosso viene esaltata da olio di sesamo e bergamotto giapponese.
  • MINI BAO: un bao dorato che racchiude la sorpresa di una battuta di filetto piemontese e salsa karashi.
  • CATALANA DI ASTICE: una rilettura fresca e sorprendente del grande classico in chiave orientale.
  • TEN-TAMI: una piovra cotta in stile Osaka e rifinita alla brace, che gioca magistralmente sulle consistenze.

L’attenzione si estende con coerenza anche a una notevole proposta di carni, tra cui spiccano il tataki di petto d’anatra laccato al mandarino (KAMO) e una superba striploin di WAGYU alla carbonella.

Catalana di Astice

La cantina: una narrazione coerente

La cantina di IZU non è un semplice corollario alla proposta culinaria, ma ne segue fedelmente la filosofia. Gestita da un sommelier esperto, la selezione è frutto di una ricerca meticolosa, volta a individuare etichette capaci di dialogare con le complesse sfumature della cucina creativa giapponese.

La priorità è data a vini che esaltino i piatti senza mai sovrastarli, privilegiando eleganza, finezza e una vibrante vena acido-minerale. La carta spazia così con intelligenza tra piccole produzioni come Il Giardino delle Bolle e la Malvasia “Myò”, e nomi più affermati. Il cuore pulsante è la Cantina del Mese, che questo ottobre è dedicata allo Chardonnay di Oenosapiens, affascinante progetto négoce italo-francese che persegue un ideale di purezza espressiva, in perfetta sintonia con il locale.

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L’esplorazione si completa con una rara collezione di whisky giapponesi e un’articolata proposta di sakè – dai delicati Ginjo serviti freddi a tipologie più complesse. Per eventi privati, è disponibile anche una sala riservata da 20 posti.

IZU si conferma così un indirizzo imprescindibile a Milano, un luogo capace di evolvere senza tradire la propria identità. Un dialogo tra materia e gusto che non si limita a nutrire, ma si fissa nella memoria come un ricordo tattile, visivo e profondamente essenziale.

Valentina Avogadro

IZU MILANO - Corso Lodi 27 - - Milano - Italy . Per info e prenotazioni: +39 02 59900221

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