Saho, il rituale giapponese della bellezza e Sado, quello della cerimonia del tè, s’incontrano in una sintonia sorprendente

Sensai s’ispira al Saho per un risultato Silk Skin, una pelle impeccabile e setosa

Dalla morte alla bellezza, passando attraverso la celebre cerimonia del tè, i rituali giapponesi si fondano su un susseguirsi di gesti e passaggi ben precisi, quasi codificati. Lo scopo, come insegna la meditazione zen, è raggiungere l’armonia e la tranquillità interiore.

L’armonia è la base della bellezza. Per raggiungerla occorre coltivare giorno per giorno l’equilibrio personale.

Saho, in sintonia con il Sado, che regola in Giappone la cerimonia del tè, è il rituale quotidiano proposto da Sensai per riscoprire il naturale splendore luminoso della pelle.

La bellezza e il tè cos’hanno in comune?

Come il rito di servire il tè è una vera arte, così l’occuparsi della bellezza contempla movimenti precisi, uguali nei secoli per favorire la calma interiore. Il luogo quindi deve essere silenzioso, accogliente e tranquillo come può esserlo una piccola sala da tè o una stanza da bagno tutta per sé. Non solo. Come nella cerimonia del tè c’è la massima cura verso l’ospite, con il rituale Saho la stessa cura è rivolta a se stessi.

Bere una tazza di tè è un vero e proprio rituale, purificante per il corpo, la mente e l’anima. La pulizia è il primo step.

Il maestro del tè dà inizio alla cerimonia pulendo meticolosamente gli utensili in un ordine preciso. Il tè viene preparato in un bollitore sopra un fuoco di carbone, prestando grande attenzione ai dettagli. Non solo, il maestro consegna all’ospite un simbolico fazzoletto di cotone da passare sulla tazza.

Con la doppia pulizia inizia il cerimoniale Saho,trattamento in due step, per ottenere un risultato Skin Silk, una pelle setosa e luminosa.

A Milano ho avuto il piacere di sperimentare Saho poco tempo fa. Da allora ripeto ogni sera la doppia pulizia del viso, come insegna il rituale.

Sfido chiunque a togliermi SPONGE SENSAI, un pannicello di spugna, che deterge dolcemente e senza attrito. Insostituibile!

“Le impurità”, spiega Sensai Silk Skin,”ostruiscono i pori e impediscono alla pelle di respirare”. La prima pulizia rimuove il make-up liposolubile, la seconda purifica la pelle da impurità e cellule morte.

A questo seguono altri step da seguire scrupolosamente ogni giorno, per ottenere risultati straordinari.

Il secondo è la doppia Idratazione, indispensabile per preparare la pelle per i trattamenti successivi. Il terzo step ci insegna la doppia applicazione  per ottimizzare la penetrazione e l’assorbimento della crema.

Dedicare il tempo alla bellezza della pelle, in maniera costante, diventa un rito, dove le fasi, come nella cerimonia del tè, sono seguite secondo un rituale preciso e regolare.

Non resta a questo punto che partire per il Giappone per scoprire il rituale del bere il tè e il significato sociale nella cultura del Sol Levante.

Le aree di produzione del tè sono infinite. La più famosa è quella delle verdi piantagioni intorno al Monte Fuji, la montagna più iconica del Giappone, nella prefettura di Shizuoka, a metà strada tra Tokyo e Nagaya.  

Tra i tè giapponesi più pregiati si celebra quello prodotto a Uji, nei dintorni di Kyoto, l’antica capitale, ancora oggi centro della cultura  giapponese tradizionale.

Oggi numerosi templi, giardini giapponesi, edifici culturali e alberghi hanno case da tè, dove i visitatori possono partecipare a una cerimonia tradizionale.   

A Kyoto molti sono i luoghi da proporre. Uno di questi è il tempio JOTOKUJI, dove gli ospiti vengono accolti dal Maestro del tè. Dopo la visita al tempio, si entra nella sala da tè, dove il maestro aspetta i suoi ospiti. Si inizia con il rituale tradizionale di purificazione, un’esperienza unica per i visitatori occidentali. Il Maestro guida l’ospite in ogni movimento, illustrando le diverse fasi della preparazione del tè, fino al momento in cui gusterà il celebre Matcha, una delle qualità migliori.

Silvana Rizzi

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