L’ospitalità del futuro fa tappa a Livigno
Vette e Onde Experience: a Livigno si progetta l’accoglienza di domani tra design e natura

Il prossimo 12 settembre le Alpi diventano il palcoscenico per un dialogo tra design, natura e accoglienza di domani. Un summit per esplorare le nuove tendenze del turismo montano, anche in vista delle Olimpiadi 2026
Un dialogo tra le cime alpine e le onde del Mediterraneo per esplorare e plasmare il futuro del benessere e dell’ospitalità. È questa l’anima di “Vette e Onde Experience”, un innovativo ciclo di incontri che, nel corso del 2025, attraverserà quattro luoghi simbolo dell’Italia: da Cortina d’Ampezzo a Cattolica, da Livigno fino a Positano. L’obiettivo è ambizioso: creare un ponte tra architettura, natura e design per definire un nuovo concetto di lusso, inteso come stile di vita autentico e sostenibile.
Il progetto, nato dalla sinergia tra MC International, Arzanà e Progetto Creativo, riunisce i più autorevoli architetti, investitori e operatori del settore per tracciare le linee guida dell’accoglienza di domani. “L’idea nasce dal desiderio di far collaborare realtà fino ad ora viste come profondamente diverse: la montagna e il mare“, spiega Marisa Corso, Ceo di MC International. “Vogliamo esplorare le nuove frontiere dell’ospitalità di alta gamma, dal rifugio con chef stellato allo yacht, andando oltre il classico modello alberghiero“.
Livigno e il benessere alpino
Dopo il successo degli appuntamenti di Cortina e Cattolica, l’attenzione si sposta ora su Livigno. Il 12 settembre, l’Alpen Resort Bivio ospiterà il terzo summit, intitolato: “Nuove forme di ospitalità e servizi per il turismo montano”. La scelta non è casuale: Livigno, sede delle gare di snowboard e freestyle per le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, è un laboratorio a cielo aperto dove si sta già costruendo il futuro del turismo alpino.
La giornata sarà un intenso momento di confronto, con la partecipazione di studi di fama internazionale come ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel e Foster + Partners, e leader del settore come CBRE e Falkensteiner. Si discuterà di come investitori e progettisti possano rispondere alle esigenze di un viaggiatore sempre più consapevole, che cerca esperienze autentiche e un profondo legame con il territorio.
“Oggi l’ospitalità deve essere consapevole“, sottolinea l’architetto Andrea Forni, ambassador dell’evento. “Non basta costruire nuove strutture, ma bisogna saper interpretare i significati del passato per accompagnarli nel futuro“.
Voci e visioni a confronto
Il dibattito a Livigno vedrà protagonisti alcuni dei nomi più influenti del settore. Matteo Giacomelli del Gruppo Lungolivigno ribadisce un concetto chiave: “Noi non vendiamo camere, ma territorio. È nostro compito tutelarlo e raccontarlo con coerenza“. Una visione condivisa da Stefan Rier, co-fondatore dello studio NOA, che aggiunge: “L’hotel deve diventare un ambasciatore del territorio. È l’inatteso che conquista il viaggiatore di domani: dormire sotto le stelle, scoprire un’area wellness sospesa nel vuoto. Non serve più stupire con lussi omologati“.
Oltre il dibattito: la wunderkammer e il gusto
“Vette e Onde Experience” non è solo dialogo, ma un’immersione totale nella bellezza italiana. Ogni tappa è accompagnata dalla wunderkammer, un’installazione multisensoriale che, attraverso suoni, profumi e immagini, crea un ponte emotivo tra mare e montagna. A questo si unisce un percorso alla scoperta delle eccellenze gastronomiche locali, perché il lusso è anche il piacere della tavola, un’esperienza che unisce arte culinaria e design.
Dopo la tappa di Livigno, il viaggio si concluderà il 23 e 24 ottobre a Positano, per l’ultimo capitolo di un racconto che sta già definendo il volto dell’ospitalità italiana del futuro.
La Redazione