L’olio essenziale ricavato da questo pino, che fa delle maestose montagne dell’area alpina e dei Carpazi il suo habitat naturale, è un autentico toccasana per la salute. Non a caso le Spa ne fanno uno degli ingredienti principe di massaggi e trattamenti ad alto potere rigenerante

Che lo si chiami cirmolo o pino cimbro poco importa: questo albero, che può raggiungere i 25 metri di altezza e superare i mille anni di età, è un prezioso alleato di benessere. Ribattezzato “Re delle Alpi” per la sua resistenza al freddo, che gli permette di affrontare senza danni temperature sino a -30 °C, il cirmolo ha proprietà che vanno ben oltre la leggerezza del suo legno, perfetto per l’intaglio e la costruzione di mobili o il rivestimento delle tipiche stube alpine. Il suo olio essenziale è un vero elisir dal profumo resinoso e fresco, con proprietà notevoli come l’effetto fungicida e antibatterico, ottenuto grazie al rilascio di sostanze naturali che contribuiscono a mantenere l’ambiente più salubre. A questo si aggiunge la sua capacità di migliorare il sonno, permettendo un riposo più profondo e duraturo. Cospargere qualche goccia della sua essenza sul cuscino può essere sufficiente per favorire il riposo e, in alternativa, anche acquistare guanciali con all’interno i suoi trucioli è una valida soluzione.

Le mille doti del cirmolo: alla scoperta delle proprietà per la salute

Diversi studi scientifici hanno confermato l’impatto positivo dell’uso del cirmolo per favorire la rigenerazione e incentivare il rilassamento di corpo e mente. Dormire in una camera con letti in cirmolo, inalarne il profumo o diffonderne l’aroma sono semplici azioni utili non solo per regolare la frequenza cardiaca, riducendola fino a 3.500 battiti al giorno, ma anche per contrastare i raffreddori e liberare le vie respiratorie, complice il potere balsamico della sua resina. Inducendo calma e tranquillità, il cirmolo è un toccasana per chi ha fatto dello stress un indesiderato compagno di vita. Non stupisce così che la sua essenza, permettendo di tenere sotto controllo ansia e paure e di contrastare la meteoropatia correlata ai cambi di stagione, venga usata molto spesso anche a scopo fitoterapico. A beneficiare dei suoi effetti antidolorifici sono però anche gli atleti: l’impiego del suo olio essenziale stimola infatti la circolazione sanguigna, favorendo lo scioglimento di crampi e tensioni generate da intense attività sportive.

In Trentino Alto Adige la Spa – e non solo – profuma di cirmolo

Proprio la proprietà benefica delle piante, a partire dal cirmolo, è ispirazione per la Spa del Brunet Dolomites Resort (www.brunethotels.it) di Fiera di Primiero (Trentino). Il 4 stelle con vista mozzafiato sulle Pale di San Martino propone infatti ai suoi ospiti, tra gli altri, il rigenerante ‘Vitalis Massage’ e il rivitalizzante ‘Massaggio alla schiena”, che abbina alle frizioni con olio essenziale di cimbro alcuni passaggi decontratturanti con rulli di legno.

Aromi di bosco protagonisti anche all’Hotel My Arbor (www.my-arbor.it), 5 stelle a due passi da Bressanone (Alto Adige), che del legno fa la sua essenza. Lo si comprende dalla sua architettura, dal suo ascensore interno rivestito di pino cimbro e dalla sua Spa Arboris. In questa oasi di 2.500 m² tutto parla del potere curativo degli alberi, tra cui il cirmolo, di cui viene valorizzata la forza rilassante attraverso massaggi specifici pensati per favorire il buon sonno.

A permettere il recupero del proprio tempo interiore è anche il trattamento “Relax al profumo di montagna con burri alpini” proposto dal Pineta Nature Resort (www.pinetanatureresort.it) in Val di Non (Trentino). Sono sufficienti 30 minuti in una stube al cirmolo con burri nutrienti per viso e corpo per ritrovare la pace e una connessione profonda con il proprio sé.

Quando il cirmolo conquista il palato

Non solo il legno e l’olio essenziale fanno del cirmolo un elisir dai mille utilizzi: anche le sue pigne sono altrettanto preziose, venendo utilizzate come base per grappe dal gusto persistente e per lo “Zirbeler”. Questo pregiato liquore tipico delle zone alpine del Tirolo avvolge il palato con il suo sentore balsamico, fresco e deciso e il sapore resinoso, leggermente amaro e speziato. Un perfetto dopo cena da servire in un tumbler con ghiaccio. Prosit!

Raffaella Boera