Austria, oasi d’Estate
Da Bregenz a Vienna, un viaggio tra parchi imperiali, laghi alpini e giardini segreti
Lontano dai cliché, l’estate in Austria è un’immersione in un lusso accessibile fatto di acque cristalline, capolavori d’arte en plein air e pause gourmet con vista. Un itinerario tra Bregenz, Graz, Salisburgo e Vienna, dove ogni città svela un modo unico di coniugare il fermento culturale con la pace della natura
Quando l’estate accende l’Europa, le città austriache rivelano la loro anima più fresca e vivace. Dimenticate le fughe affannose: qui, parchi secolari, viali alberati, vigneti urbani e acque scintillanti creano la scenografia perfetta per un’esplorazione che unisce cultura, design e un lifestyle rilassato. Un viaggio dove ogni passeggiata è un’immersione nel verde e ogni sosta una scoperta.
Bregenz: dove l’arte si specchia nel lago
Affacciata sullo specchio d’acqua del Lago di Costanza, il terzo più grande d’Europa, Bregenz è una città che vive in simbiosi con il suo lago. Questo non è solo un confine verso la Svizzera e la Germania, ma un palcoscenico a cielo aperto. L’architettura contemporanea ha reso questo capoluogo del Vorarlberg un gioiello di design, con firme del calibro di Peter Zumthor (la celebre Kunsthaus Bregenz), Jean Nouvel e, più di recente, Herzog & de Meuron, che hanno inaugurato lo Stadthotel Kleiner Löwe.
Ma è in estate che il lago diventa protagonista assoluto. Immaginatevi il tramonto che infiamma l’acqua mentre va in scena un’opera lirica sul palco galleggiante più grande del mondo, una struttura così iconica da aver fatto da sfondo persino a un’avventura di James Bond in Quantum of Solace. Ogni estate, il Bregenzer Festspiele si anima con la rappresentazione di grandi opere, offrendo al pubblico serate indimenticabili in una scenografia naturale suggestivo.
Per vivere Bregenz come un locale, l’esperienza imperdibile è un bagno rinfrescante. La meta più suggestiva è il “Mili”, un’antica struttura balneare su palafitte del 1825, dove rilassarsi sulla terrazza solarium o provare una slackline sospesa sull’acqua. Al calar del sole, il punto d’incontro è il Fischersteg-Sunset-Bar: dove un tempo i pescatori gettavano le reti, oggi ci si gode un aperitivo con una vista, naturalmente, spettacolare.
Graz: tra giardini cosmici e segreti urbani
A Graz, capoluogo della Stiria e Patrimonio UNESCO, la storia dialoga con una creatività effervescente. Il cuore verde della città pulsa ai suoi margini, nel maestoso Palazzo Eggenberg. Più che un edificio, è una rappresentazione dell’universo in pietra: quattro maestose torri simboleggiano il susseguirsi delle stagioni, mentre trecentosessantacinque finestre, una per ogni giorno solare, scandiscono il ciclo annuale e, una sontuosa Sala dei Pianeti che è un capolavoro del primo barocco. Proprio questo anno 2025, in occasione dei 400 anni dalla sua costruzione, l’eccezionale mostra “Ambizione & Illusione” ne racconterà la storia con installazioni multimediali e opere d’arte ritrovate.
Il fascino del palazzo si estende ai suoi giardini, un’affascinante evoluzione da formale giardino alla francese a parco romantico all’inglese. A giugno, il profumo delle rose antiche riempie l’aria, mentre il contemporaneo “Giardino dei Pianeti” traduce in linguaggio botanico l’astrologia e la filosofia, con aree dedicate a Marte, Venere e alla Luna.
Ma il verde a Graz non si ferma qui. A pochi chilometri, il Parco Austriaco delle Sculture offre un’immersione nell’arte contemporanea en plein air, dove oltre 80 opere di artisti austriaci e internazionali dialogano con il paesaggio. E per chi resta in centro? Si può scoprire il giardino “segreto” del Castello o salire sulla collina dello Schlossberg per una cena con vista sui tetti della città. Per una prospettiva unica, c’è la Murinsel, un’isola-conchiglia d’acciaio progettata da Vito Acconci sul fiume Mur, perfetta per un caffè sospesi sull’acqua.
Salisburgo: la sinfonia verde tra colli e acque cristalline
Salisburgo è una melodia composta da cupole barocche e colline boscose. Festungsberg, Mönchsberg, Kapuzinerberg: i monti che abbracciano la città non sono uno sfondo, ma parte integrante della sua essenza. Questa simbiosi tra urbe e natura è palpabile ovunque.
Lasciatevi guidare dal viale alberato seicentesco che collega il centro a Palazzo Hellbrunn, voluto dal principe-arcivescovo Markus Sittikus come luogo di delizie. Ancora oggi, i suoi famosi giochi d’acqua sorprendono e divertono i visitatori. Passeggiate nei celebri Giardini Mirabell, immaginando il giovane Mozart correre tra le aiuole fiorite o Coco Chanel, frequentatrice del Festival, ammirare le statue che paiono sussurrare storie.
Per una scoperta meno battuta, dirigetevi verso il laghetto di Leopoldskron, un’oasi di pace dove un tempo nuotò persino l’Imperatore Francesco Giuseppe. Sebbene oggi la balneazione sia vietata, le sue sponde sono un paradiso per una passeggiata rigenerante. I più avventurosi, invece, possono sfidare le fredde correnti dell’Almkanal, un canale artificiale dove i giovani del posto fanno surf su un’onda perenne. E per concludere la giornata? Un boccale di birra fresca all’ombra degli ippocastani dell’Augustinerbräu o un cocktail sulla terrazza dell’Hotel Stein, da cui ammirare il tramonto dipingere di viola la fortezza e il centro storico.
Vienna: l’abbraccio verde della capitale imperiale
Con quasi la metà del suo territorio coperto da parchi, boschi e vigneti, Vienna si rivela come una delle metropoli più verdi al mondo. Questa non è una coincidenza, ma il frutto di una visione iniziata già nel ‘700, quando l’Imperatore Giuseppe II aprì al popolo le riserve di caccia imperiali del Prater e dell’Augarten.
Oggi, questi parchi sono i polmoni della città, affiancati da oasi moderne come l’Isola del Danubio, una striscia di terra lunga 21 km dedicata a spiagge, sport e relax. Ma il vero tesoro è la cintura verde che abbraccia la città, dal Bosco Viennese (Wienerwald), riserva della biosfera UNESCO e luogo dell’anima viennese, fino a una sezione del Parco Nazionale Donau-Auen.
Anche il cuore della città nasconde giardini segreti. Scoprite l’oasi aristocratica del Gartenpalais Liechtenstein, il silenzioso Orto Botanico con il suo “Platano di Mozart” di 280 anni, o il cortile del MAK (Museo di Arti Applicate), considerato uno dei déhors più belli di Vienna. Per un tuffo, c’è l’imbarazzo della scelta: la storica piscina Schönbrunner Bad, dove si dice abbia imparato a nuotare l’imperatore, o la moderna Badeschiff, una piscina galleggiante sul Canale del Danubio. E la sera, l’esperienza viennese per eccellenza è un bicchiere di vino in un Heurige, una tipica taverna tra i vigneti sulle colline, o un cocktail su uno dei tanti rooftop panoramici che stanno ridefinendo lo skyline della capitale.
Angela Rover