Un itinerario che attraversa le cinque province, dallo spegnimento delle luci di Candelara ai presepi meccanici di Fano, fino alle eccellenze della tavola

Corinaldo (AN)Corinaldo (AN)
Candelara (PU)Candelara (PU)

La regione scommette sull’autenticità: non solo luminarie, ma esperienze radicate nella cultura locale per un turismo di qualità. Ecco la guida agli appuntamenti imperdibili

Il Natale 2025 nelle Marche supera il concetto di semplice calendario di eventi per diventare un racconto corale del territorio. La regione ha scelto di trasformare la sua geografia variegata – che scivola dai monti al mare – in un punto di forza, orchestrando un festival diffuso dove ogni tappa è legata alla successiva da un filo rosso di autenticità. L’obiettivo è chiaro: offrire un’alternativa di qualità al turismo di massa, valorizzando le identità locali e le comunità che le abitano.

MacerataMacerata
Porto San Giorgio (FM)Porto San Giorgio (FM)

L’atmosfera del nord: luci e meccanica

Il viaggio inizia idealmente dalla provincia di Pesaro-Urbino, dove il circuito “Il Natale che non ti aspetti” unisce oltre venti borghi storici. Qui l’esperienza si fa suggestiva con “Candele a Candelara”: il borgo medievale sfida la modernità spegnendo l’illuminazione elettrica due volte al giorno (17.30 e 18.30). Migliaia di fiammelle naturali ridisegnano i contorni delle architetture, restituendo ai visitatori un’atmosfera sospesa nel tempo. Poco distante, a Fano, la tradizione cambia registro e diventa ingegno tecnico. Nelle cantine settecentesche di Palazzo Fabbri prende vita il Presepe di San Marco: un allestimento di 350 metri quadrati dove 500 figure meccanizzate, opera di maestri artigiani, narrano episodi biblici con una precisione filologica che affascina adulti e bambini.

Mombaroccio (PU)

Dal mare alle colline: il cuore della regione

Scendendo verso il centro delle Marche, il paesaggio urbano di Ancona si veste a festa guardando l’Adriatico. La ruota panoramica di 30 metri in Piazza Cavour offre una prospettiva inedita sulla città e sul porto, mentre Corso Garibaldi diventa il palcoscenico per lo shopping artigianale. Lasciando la costa per l’entroterra, Macerata accoglie i visitatori con l’eleganza di un salotto a cielo aperto, tra piste di pattinaggio e allestimenti curati. La proposta si arricchisce a Recanati e Corinaldo: quest’ultimo, fresco del titolo di Borgo più amato d’Italia 2025, estende le celebrazioni fino all’Epifania, confermandosi una meta ideale per le famiglie.

Ancona

Le tradizioni del sud: Fermo e Ascoli

Nel fermano e nell’ascolano l’offerta turistica si sdoppia abilmente. Se Porto San Giorgio punta sul fascino di un villaggio natalizio fronte mare, l’entroterra risponde con la storicità di Fermo e il coordinamento territoriale di “Piceno Incantato”. Ad Ascoli Piceno, Piazza Arringo si conferma il cuore pulsante delle festività: il Villaggio di Natale qui non è solo mercato, ma punto di incontro tra antiquariato di pregio e vivacità cittadina.

Fermo

La geografia del gusto

L’esperienza marchigiana non sarebbe completa senza il capitolo enogastronomico, vero marcatore identitario della regione. A nord il rigore impone i cappelletti in brodo di cappone, mentre scendendo verso sud la tavola si arricchisce con i Vincisgrassi, timballo nobile e speziato. Il finale è dolce e antico: domina il Frustingo, preparato a base di fichi secchi e mosto cotto che affonda le radici nella storia picena. Nei calici, per il brindisi, non può mancare la Vernaccia di Serrapetrona DOCG, spumante rosso dalle tre fermentazioni, o il tradizionale Vino Cotto, custode di saperi contadini ancora vivi.

Angela Rover

Informazioni pratiche Per facilitare gli spostamenti tra i vari borghi, molti comuni hanno attivato servizi navetta e aree sosta dedicate ai camper. Il programma completo è disponibile su: www.letsmarche.it