L’inverno del secolo: New York celebra 400 anni
Tra il centenario delle Rockettes e la magia dei distretti, la città si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto per 8 milioni di visitatori
Mentre New York festeggia i suoi 400 anni e le Rockettes il loro secolo, anche il Wollman Rink compie 75 anni. Si prepara un pellegrinaggio nel cuore della magia, da un Rockefeller Center in stato di grazia all’anima autentica dei distretti
Il Natale 2025 non è un Natale qualunque. È un evento storico. La città celebra il suo 400° anniversario e si prepara a farlo con una stagione che segna una congiunzione astrale quasi irripetibile. Non si tratta solo del passato: si tratta di essere testimoni di un presente leggendario.
Mentre otto milioni di viaggiatori si preparano a convergere sulla città, New York affila i suoi gioielli più preziosi. Le Rockettes, le icone assolute del Natale americano, festeggiano 100 anni. Il loro Christmas Spectacular al Radio City Music Hall (dal 6 novembre al 4 gennaio) sarà più di uno spettacolo; sarà un rito di passaggio, un secolo di coreografie perfette che culmina su un palcoscenico in stato di grazia.

Poco distante, a Central Park, un’altra icona festeggia: il Wollman Rink compie 75 anni. Pattinare qui, quest’inverno, non sarà solo un cliché romantico, ma un tributo a tre quarti di secolo di sogni newyorkesi, con lo skyline che incombe come un testimone silenzioso.
Il segnale, come da tradizione, arriva il 27 novembre. La 99ª Macy’s Thanksgiving Day Parade dà il via ufficiale alle danze, un’esplosione di gioia che sblocca l’immaginario collettivo. Da quel momento, Midtown Manhattan diventa il cuore pulsante del Natale globale.
L’epicentro, naturalmente, è il Rockefeller Center. L’albero, quest’anno, sembrerà ancora più imponente. Ma l’esperienza non è solo la foto di rito. È pattinare su The Rink, salire al Top of the Rock al tramonto, o cercare regali da FAO Schwarz. È qui che l’imponenza si fa intimità. L’alternativa, altrettanto magica, è il Winter Village di Bryant Park, con la sua pista gratuita e le 180 bancarelle, un’oasi europea tra i grattacieli.
Il vero lusso di questo Natale 2025, però, è la profondità culturale. È scegliere una sera per assistere al Messiah di Handel eseguito dalla New York Philharmonic (10-20 dicembre), che nello stesso periodo regala anche la colonna sonora di Mamma, ho perso l’aereo suonata dal vivo. È prenotare un posto alla Met Opera per Il Flauto Magico (11 dicembre – 3 gennaio) o al PAC NYC per una versione immersiva di A Christmas Carol (23 novembre – 28 dicembre).
E poi c’è la musica che scorre per le vene della città: dal jazz di Chris Botti in residenza per il 21° anno al Blue Note (dall’8 dicembre), ai concerti festivi della Carnegie Hall e quelli sacri nella maestosa Cattedrale di Saint John the Divine (dal 13 dicembre).
Per chi cerca un’esperienza più intima e lussuosa, ci sono tour su misura come quelli di Romancing Manhattan Tours, che promettono una Fifth Avenue privata, o la crociera a tema delle Classic Harbor Line (dal 17 novembre), per ammirare lo skyline sorseggiando cioccolata calda a bordo di uno yacht in stile anni Venti.
Ma il viaggiatore esperto sa che l’anima di New York non risiede solo a Midtown. È esplorando i distretti che si coglie il vero spirito del 2025.

A Brooklyn, l’arte si fa contemporanea. Il Brooklyn Botanic Garden (dal 21 novembre) si trasforma in un’installazione d’arte luminosa con Lightscape. A pochi chilometri, il Brooklyn Nutcracker (6-14 dicembre) reinterpreta il classico balletto con la grinta dell’hip hop. Al Kings Theatre, l’offerta spazia dalla nostalgia di A Charlie Brown Christmas Live (28 novembre) allo spettacolo drag di Jinkx & DeLa (4 dicembre).
Nel Bronx, ci si immerge in due estremi della tradizione. Da un lato, la magnificenza botanica dell’Holiday Train Show al NYBG (dal 15 novembre), dove i trenini sfrecciano tra miniature di ponti e palazzi fatte di foglie e corteccia. Dall’altro, l’autenticità della Little Italy di Arthur Avenue, che si riunisce per l’accensione del proprio albero (6 dicembre) in un’atmosfera da festa di quartiere.

Il Queens e Staten Island rivendicano le loro tradizioni: dal classico Nutcracker di Keith Michael a Flushing (13 dicembre) alle celebrazioni rurali del Queens County Farm Museum (accensione il 6 dicembre), fino all’atmosfera da racconto di Dickens che si vive a Historic Richmond Town, con i suoi tour a lume di candela.
Mentre fuori la città brilla, i musei custodiscono i tesori. C’è l’Origami Holiday Tree all’American Museum of Natural History (dal 24 novembre) e la mostra Holiday Express alla New York Historical Society. Ma due tappe sono un pellegrinaggio: al Met (dal 25 novembre), per la quiete sacra davanti al sontuoso Presepe Barocco Napoletano del XVIII secolo; e alla Morgan Library & Museum (dal 25 novembre), dove, in un silenzio quasi irreale, è esposto il manoscritto originale di A Christmas Carol di Dickens.
Anche il soggiorno diventa parte della narrazione. The Plaza (dal 12 novembre) offre il pacchetto “Suitest Season of All”, con alberi addobbati direttamente in suite, e l’esperienza “Home Alone”. Il Lotte New York Palace riattiva il suo celebre programma “Letters to Santa”, mentre il Loews Regency scalda gli ospiti con champagne e cioccolata calda.
Tutto converge verso l’ultima notte dell’anno. L’evento clou rimane il Times Square New Year’s Eve Ball Drop. Per chi cerca un’alternativa, c’è la NYRR Midnight Run a Central Park. Ma l’esperienza definitiva è viverla da un punto di vista irraggiungibile: è il privilegio offerto dal The Knickerbocker, un calice di Dom Pérignon sul rooftop, a pochi metri dalla sfera che scende, sospesi sopra la folla, nel punto esatto in cui il 2025, l’anno dei 400, passa il testimone al futuro.
La Redazione















