Umbria, l’arte contro il caldo
Da Spoleto a Bevagna, un percorso che unisce le grandi mostre del presente, come quella di William Kentridge, ai capolavori senza tempo del Rinascimento e alle vestigia romane. La proposta di una vacanza culturale, lontano dalla folla e al riparo dalla calura
Non solo colline e agriturismi. L’estate 2025 in Umbria si gioca sul terreno della grande cultura, con un’offerta che trasforma i musei nel rifugio ideale dal sole di stagione. Un itinerario concentrato in una manciata di chilometri, tra Spoleto, Foligno, Montefalco e Bevagna, mette in fila appuntamenti di richiamo internazionale e tesori riscoperti. È la risposta per chi cerca un’alternativa alla vacanza tradizionale: un percorso che unisce arte, storia ed enogastronomia, pensato per un turismo più lento e consapevole.
L’epicentro di questa stagione è senza dubbio Spoleto. A Palazzo Collicola, fino al 2 novembre, è di scena la grande mostra “Pensieri fuggitivi” dell’artista sudafricano William Kentridge, uno dei nomi più influenti della scena globale. L’esposizione, che celebra i 25 anni di attività del museo, è un’immersione potente nel suo universo fatto di disegno, animazione e arazzi.
Ma l’offerta spoletina non si esaurisce qui. La città invita a un percorso integrato con la Spoleto Card, che apre le porte della Rocca Albornoziana – con i suoi suggestivi camminamenti sulle torri – e dell’antica Casa Romana, testimonianza intatta della vita di duemila anni fa.
Poco distante, a Foligno, il tono cambia radicalmente. All’interno dell’ex chiesa della Santissima Trinità in Annunziata, il visitatore si trova di fronte a un’opera che ha del miracoloso: la “Calamita Cosmica” di Gino De Dominicis. Uno scheletro monumentale di 24 metri, con il suo iconico naso a becco d’uccello, occupa lo spazio sacro creando un cortocircuito visivo e concettuale di rara potenza, che continua ad attrarre un pubblico vastissimo.

Il viaggio risale di quota verso Montefalco, la “ringhiera dell’Umbria”, dove l’itinerario intreccia arte e territorio in modo indissolubile. Qui, il Complesso Museale di San Francesco custodisce il ciclo di affreschi sulla vita di San Francesco dipinto da Benozzo Gozzoli nel 1452.
Un capolavoro del Rinascimento, la cui visita si completa quasi naturalmente con la scoperta del Museo del Sagrantino, dedicato al vino rosso che ha reso celebre questo territorio. Per gli eno-appassionati, l’appuntamento da segnare in calendario è “Enologica Montefalco“, dal 19 al 21 settembre.

Il percorso si chiude idealmente a Bevagna, borgo annoverato tra i più belli d’Italia, che offre un’immersione totale nel Medioevo. Qui non c’è un’unica grande attrazione, ma un’atmosfera diffusa, da scoprire attraverso il biglietto unico “Bevagna Cultura“. Questo Pass apre le porte del Museo Civico Palazzo Lepri, della sorprendente decorazione pavimentale delle Terme Romane e delle antiche botteghe dei mestieri, dove il tempo sembra essersi fermato.
Guida Pratica
- Biglietti cumulativi: sia la Spoleto Card che il biglietto “Bevagna Cultura” offrono un notevole risparmio per chi intende visitare più siti.
- Mobilità: l’itinerario è pensato per essere percorso in auto, per poter apprezzare anche i tratti di paesaggio rurale tra una tappa e l’altra.
- Orari: molti dei siti menzionati, specialmente nei borghi più piccoli, potrebbero avere aperture concentrate nei fine settimana. Si raccomanda di verificare online prima della visita.
- Enogastronomia: Il percorso è anche un viaggio nei sapori. Oltre al Sagrantino di Montefalco, la zona è rinomata per l’olio d’oliva DOP, i legumi e i salumi.
In Umbria l’offerta turistica supera l’idea della semplice vacanza, proponendo un’esperienza in cui la fruizione di un’opera d’arte diventa indistinguibile dalla scoperta di un paesaggio o di un sapore. Un modello di turismo culturale che si dimostra non solo alternativo, ma sempre più necessario.
La Redazione