Un Boccioni inedito illumina Tortona: la Pinacoteca Divisionismo acquisisce “La Signora Maffi”

Umberto Boccioni. La signora Maffi. Una maestra di scena, 1909. Ritratto di Adalgisa Maffi

Il capolavoro del 1909, testimonianza cruciale del passaggio dell’artista verso nuove espressività, arricchisce da giugno il percorso espositivo del museo piemontese, consolidandone il ruolo di fulcro per l’arte italiana tra Otto e Novecento

Tortona si appresta a svelare una nuova perla nella sua già prestigiosa collezione. La Pinacoteca Divisionismo annuncia con entusiasmo l’acquisizione di La Signora Maffi. Una maestra di scena, opera chiave dipinta da Umberto Boccioni nel 1909.

Questo significativo ingresso non solo impreziosisce ulteriormente il patrimonio del museo, ma ne ribadisce la centralità come istituzione di riferimento per lo studio e la valorizzazione del Divisionismo e delle correnti artistiche che hanno segnato l’alba del XX secolo in Italia.

Il dipinto, che sarà visibile al pubblico a partire dal mese di giugno, è un’opera emblematica. Già esposta nel 1910 alla storica personale di Boccioni presso Ca’ Pesaro a Venezia, La Signora Maffi cattura un momento di transizione fondamentale nella ricerca dell’artista. In essa si colgono le ultime vibrazioni della tecnica divisionista, già increspate però da quelle tensioni espressioniste e da quei primi fermenti che di lì a poco esploderanno nel Futurismo. La figura della “maestra di scena”, Adalgisa Maffi, emerge con una presenza imponente, quasi scultorea, costruita attraverso un sapiente dialogo tra luce e colore. La composizione ravvicinata e l’incisività del tratto richiamano l’intensità emotiva dell’Espressionismo nordico, filtrata attraverso la lezione luministica di maestri come Gaetano Previati.

L’arrivo del Boccioni segue di pochi mesi un’altra importante acquisizione che ha arricchito le sale della Pinacoteca dallo scorso novembre: Il cammino dei Lavoratori (1898-1899) di Giuseppe Pellizza da Volpedo, studio preparatorio fondamentale per il suo celeberrimo Il Quarto Stato. L’accostamento di queste due opere offre ai visitatori una prospettiva ancora più completa sulle evoluzioni del Divisionismo e sulla sua capacità di influenzare le avanguardie successive.

Con oltre 145 opere, la Pinacoteca Divisionismo Tortona si conferma un vero e proprio scrigno dedicato a questa corrente pittorica. Il percorso espositivo, recentemente ripensato secondo moderni criteri, guida il visitatore attraverso le diverse anime del Divisionismo: dalle pionieristiche sperimentazioni sulla luce e sul colore alla denuncia sociale, dal lirismo simbolista alle innovative ricerche paesaggistiche che apriranno la strada al dinamismo futurista. La collezione vanta il più cospicuo nucleo di opere di Pellizza da Volpedo (27, di cui 19 esposte) e capolavori degli altri grandi protagonisti come Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, Emilio Longoni, Plinio Nomellini e Gaetano Previati, affiancati da altri cinquanta artisti che contribuirono alla diffusione e all’evoluzione di questa tecnica rivoluzionaria.

Focus sulle nuove acquisizioni:

  • Giuseppe Pellizza, Il cammino dei Lavoratori, 1898-1899: considerato l’antecedente diretto de Il Quarto Stato, questo studio preparatorio racchiude già tutta la tensione sociale ed esistenziale dell’epoca. La maestria di Pellizza si esprime in un uso del colore che infonde calore e unità alla massa compatta dei lavoratori, i cui gesti e sguardi si intrecciano in un flusso inarrestabile. La luce verso cui marciano è simbolo di speranza e riscatto, e la potenza espressiva dell’opera la eleva ben oltre il semplice studio, conferendole una straordinaria autonomia artistica.
  • Umberto Boccioni, La signora Maffi. Una maestra di scena, 1909: testimonianza del cruciale snodo creativo di Boccioni, il ritratto di Adalgisa Maffi colpisce per la sua resa plastica e luministica, ottenuta attraverso una personalissima interpretazione della tecnica divisionista. La figura, imponente e carismatica, si staglia da un interno appena accennato, definito più dalla luce e dal colore che da precisi dettagli ambientali, anticipando la rottura degli schemi tradizionali che caratterizzerà la sua produzione futurista.

L’acquisizione de La Signora Maffi, permette alla Pinacoteca Divisionismo Tortona di offrire una lettura sempre più approfondita e stimolante di uno dei periodi più fervidi e innovativi della storia dell’arte italiana. Un appuntamento da non perdere per appassionati e studiosi, per riscoprire la forza di una pittura che ha saputo coniugare rigore scientifico, impegno sociale e altissima poesia.

La Redazione

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