“XNL Aperto”, un’esplosione d’arte a Piacenza
Tante le mostre da vedere in giro per la città
È partita la seconda edizione di “XNL Aperto”, un progetto diffuso di arte contemporanea che coinvolge importanti istituzioni e note gallerie private di Piacenza
Con l’arrivo dell’autunno le città italiane si riempiono di mostre e iniziative culturali che le rendono ancora più ricche di attrattiva. Piacenza, in Emilia – Romagna non fa eccezione. Tra i tanti eventi organizzati nella città emiliana spicca per qualità e interesse la manifestazione dedicata all’arte contemporanea XNL Aperto, giunta quest’anno alla sua seconda edizione. A promuoverla è Rete Cultura Piacenza, che comprende Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio e Diocesi di Piacenza-Bobbio.
Oltre al coinvolgimento di queste istituzioni pubbliche XNL Aperto si avvale della collaborazione di numerose realtà private operanti nel mondo dell’arte, come gallerie e studi d’artista situati in città e nei borghi limitrofi. La manifestazione è infatti un progetto diffuso che prevede l’allestimento di mostre e altri eventi collaterali in tutto il territorio piacentino.
L’inaugurazione di XNL Aperto è avvenuta sabato 23 settembre 2023. Per la grafica è stato scelto ancora una volta lo studio Propp, che si ispira all’araldica civica di Piacenza: dopo la lupa della scorsa edizione, quest’anno l’animale selezionato è l’ape, perché simbolo della laboriosità della popolazione piacentina.
Nell’ambito della manifestazione, il centro culturale XNL ospita due mostre, che affrontano con modalità differenti il tema della città e del suo patrimonio: Sul guardare e Perimetro Piacenza. Come sempre, affiancano e arricchiscono le esposizioni numerose attività di formazione e divulgazione della cultura visiva: visite guidate, atelier per le scuole, incontri con artisti, critici e figure del mondo della cultura.
Sul guardare, prima tappa con Massimo Grimaldi
Sul guardare è un ciclo di esposizioni a cura di Paola Nicolin che vuole mettere in dialogo artisti contemporanei con alcune opere poco conosciute provenienti da musei e gallerie di Piacenza. Il progetto durerà un anno e si concentrerà su diversi nomi importanti della scena artistica contemporanea.
Il titolo del ciclo di mostre è ispirato al libro di John Berger Ways of Seeing (1972), che a sua volta deriva da una serie televisiva di quattro mini-film scritti e interpretati da Berger stesso per il canale televisivo inglese BBC Two.
La prima tappa di questo percorso dedicato al guardare vede il lavoro dell’artista contemporaneo Massimo Grimaldi (Taranto, 1974) interagire con due opere provenienti dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, Donna sudanese (1936) di Nardo Pajella e Ritratto di Emma Grammatica (1911) di Lino Selvatico.
L’arte di Grimaldi mira a riflettere sull’immagine, in particolare sulla sua produzione e diffusione nell’epoca digitale. Ecco perché le sue opere assumono la forma di slideshow fotografici o figure grafico-pittoriche da lui definite “spaventapasseri” che sono state create attraverso l’uso progressivamente deformante di app e AI generativi. L’artista pone l’accento su diverse problematiche dell’era digitale, come la natura pervasiva dei dispositivi tecnologici e la loro programmata obsolescenza, arrivando quasi a ipotizzare l’avvento di superintelligenze artificiali in grado di produrre un’estetica propria non più umana.
Le opere di Grimaldi, entrando in rapporto con opere del passato dalle forme più tradizionali, caricano quest’ultime di inconsueti significati mostrandole sotto una nuova luce. Così avviene con Ritratto di Emma Grammatica (1911) di Lino Selvatico, una figura ieratica, maestosamente dannunziana nella sua eleganza primonovecentesca. Questa dama è messa in relazione con creature dalle sembianze a metà tra l’umano e l’artificiale, esseri melancolici e ripiegati su sé stessi che risultano ancora più impalpabili e sfuggenti per via dello slideshow attraverso cui vengono mostrati.
Donna sudanese (1936) di Nardo Pajella dialoga invece con una sequenza di immagini fotografiche che Grimaldi ha tratto dalla sua collaborazione con Emergency. L’artista ha visitato più volte gli ospedali dell’organizzazione umanitaria fondata da Gino Strada per documentarne affettivamente l’attività.
Perimetro Piacenza, un ritratto di ritratti
La seconda esposizione allestita al centro culturale XNL è la mostra fotografica Perimetro Piacenza. Si tratta di un lavoro corale svolto in collaborazione con la rivista Perimetro, community magazine fondato a Milano nel 2018. Decisiva è stata anche la partecipazione di Cesura e del suo co-fondatore Luca Santese.
L’intento era quello di raccontare Piacenza attraverso le metodologie sviluppate da Perimetro. Il risultato è una mostra suddivisa in tre sezioni, che seguono le tre fasi del lavoro di raccolta delle storie.
La prima sezione è la Campagna dei 100 di Piacenza, un ritratto di ritratti attraverso cui emerge il vero volto della città. Sono 100 scatti di Luca Santese che restituiscono nella loro autenticità altrettanti volti di piacentini, persone di tutti i generi e di tutte le età immortalati in maniera espressiva con un gioco di luci e ombre molto particolare. La ricerca artistica di Santese va infatti verso una rappresentazione dell’umano che si pone polemicamente in contrasto con quella perfetta e patinata a cui si conformano generalmente i fotografi di riviste.
La mostra prosegue poi con una seconda parte, che contiene i progetti scelti attraverso una open call per essere pubblicati sul numero speciale della rivista Perimetro Piacenza.
Infine, nell’ultimo spazio dell’esposizione si trovano alcune proiezioni e alcuni video dedicati ai progetti dei fotografi del workshop diretto dal direttore e founder di Perimetro Sebastiano Leddi.
Fenestella, progetto nomade di arte contemporanea
Torna anche nel 2023 Fenestella, un progetto diffuso di arte contemporanea a cura di un consorzio di gallerie private. Tra queste vanno citate Cardelli e Fontana, Corvi-Mora, ED Gallery, greengrassi, galleria UNA, Alfabeto Bianco ideato da Francesca e Ruggero Montrasio, Biffi Arte e Spazio BFT.
Conferma la sua adesione anche Volumnia, che ospita in questa occasione la quarta edizione del DucatoPrize, dopo due anni di nuovo a Piacenza con diverse novità.
Viene rinnovata poi la collaborazione con importanti istituzioni e musei della città, come la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e la rete dei Musei Diocesani, di cui va ricordato il Museo Collezione Mazzolini.
UNA Galleria
La proposta espositiva di quest’anno di UNA galleria è Lighea, mostra collettiva con opere di Elisa Giardina Papa, Carla Grunauer e Andreia Santana.
Il tema unificante di tutti i lavori esposti è la sirena, non la figura dolce e gentile della fiaba di Andersen, ma quella seducente e minacciosa propria della tradizione classica. Lighea è infatti il titolo di uno scritto di Tomasi di Lampedusa dove protagonista è questa creatura mitologica conturbante metà donna e metà pesce che ammalia fatalmente i marinai portandoli alla morte.
Come dice il testo di Marta Papini redatto per la mostra: «La sirena rappresenta tutto ciò che sta in bilico tra gli opposti: bello e brutto, maschile e femminile, seducente e mostruoso e con questa indefinitezza mette in discussione, come le opere in mostra, il nostro modo di esplorare e conoscere il mondo».
Biffi Arte
Per l’edizione 2023 di Fenestella la storica realtà di Biffi Arte propone due mostre molto diverse tra loro. La prima è una personale sull’artista Romano Tagliaferri: La visione e il segno, a cura di Elena Pontiggia (aperta dal 9 settembre fino al 15 ottobre). Le opere esposte mostrano la sua ricerca artistica in bilico tra fantasia e memoria, dove al centro di tutto emerge una meditazione sulla vitalità della natura ma anche sulla sua incomprensibilità.
La seconda mostra, a cura di Eleonora Bagarotti, si intitola The Kids Are Alright ed è dedicata ai Sessanta anni del celebre gruppo rock The Who. Tra cimeli, foto, memorabilia e video, con il sottofondo musicale delle canzoni che hanno dato fama alla band, si compie un viaggio a ritroso per conoscere un tassello fondamentale della nostra storia culturale. Perché è innegabile che la musica sia a tutti gli effetti una forma d’arte. L’esposizione è visitabile dal 23 settembre al 5 novembre.
DucatoPrize
Negli spazi monumentali della ex Chiesa di Sant’Agostino sorge la galleria Volumnia, che in occasione di Fenestella rinnova la collaborazione con il DucatoPrize, progetto volto a premiare e sostenere la produzione della giovane arte contemporanea.
Il premio nasce nel 2019 dalla volontà di promuovere un dialogo tra l’arte contemporanea e il territorio del ducato di Parma e Piacenza. Vi possono partecipare artisti, sia nazionali che internazionali, già noti nel mondo dell’arte contemporanea ma anche giovani ancora iscritti presso istituti di formazione. Le sezioni del premio sono infatti due, Contemporanea e Accademia.
Beatrice Maria Beretti