Abitare condiviso: la nuova visione austriaca

Il Cluster Housing, modello abitativo che promuove comunità e sostenibilità, è il fulcro del Padiglione Austria alla Biennale Architettura 2025. L’Austria si distingue come pioniera in questo approccio, integrando design e natura dalle sue città smart fino al settore turistico

Biennale Architettura 2025: “Agency for Better Living”

A Venezia, la Biennale Architettura 2025 accende i riflettori sul futuro del nostro modo di vivere. Il Padiglione Austria presenta “Agency For Better Living”, una mostra curata da Sabine Pollak, Michael Obrist e Lorenzo Romito. La loro visione è chiara: esplorare alternative alla speculazione immobiliare, mettendo a confronto due modelli urbani emblematici: la pianificazione top-down di Vienna e l’auto-organizzazione bottom-up di Roma.

Michael Obrist, Sabine Pollak e Lorenzo Romito

Vienna, con la sua secolare tradizione di edilizia sociale (frutto della “Rote Wien”, che vede quasi l’80% della popolazione in affitto in appartamenti comunali o sovvenzionati), offre stabilità e servizi integrati. La mostra indaga come questo sistema, solido ma talvolta rigido, possa evolvere per promuovere una “Caring City” più partecipativa.

L’allestimento ne racconta la storia attraverso nove stazioni tematiche e l’installazione Megastructure on the Couch, che simboleggia l’abitare collettivo. Dall’altra parte, Roma, con le sue rigenerazioni spontanee in spazi occupati come Spin Time Labs, incarna la resilienza e l’innovazione dal basso, trasformando “rovine della modernità” in “territori del possibile” per nuove forme di convivenza. La sezione romana documenta sette casi esemplari di auto-organizzazione e riuso.

Agency For Better Living, Padiglione Austria -Biennale Architettura 2025 Roma ©Hertha Hurnaus
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Il Padiglione stesso si fa laboratorio di co-progettazione, con un plateau in laterizio riutilizzabile che simboleggia un modulo abitativo sostenibile, proponendo una via ibrida che unisca la forza delle politiche pubbliche con la vitalità civica. Questo dialogo stimola la riflessione su città più inclusive e adattive.

In questo contesto di ricerca di un abitare migliore e di soluzioni che uniscano stabilità e innovazione, emerge con forza un concetto che sta ridefinendo il nostro modo di concepire la casa e la comunità: il Cluster Housing.

Cluster Housing: il nuovo senso dell’abitare

Dimentica le lottizzazioni infinite con giardini privatissimi e spesso poco vissuti. Il Cluster Housing, che letteralmente significa “abitazioni a grappolo” o “a gruppi”, è un approccio intelligente che concentra le unità abitative – siano esse ville, appartamenti o case a schiera – in porzioni ridotte del terreno. Ciò libera una quota significativa dello spazio circostante, trasformandola in un tesoro di spazi aperti comuni: giardini curati, aree gioco, sentieri pedonali, piccole piazze, o persino orti urbani condivisi.

L’idea è semplice ma rivoluzionaria: ottimizzare l’uso del suolo per massimizzare la qualità della vita. Meno cemento individuale significa più verde e maggiori opportunità di incontro. È un ritorno all’essenza del “villaggio”, ma con un tocco di design e modernità che lo rende perfetto per lo stile di vita contemporaneo.

I vantaggi per un lifestyle autentico

Perché il Cluster Housing sta conquistando così tanto consenso? I motivi sono molteplici e toccano corde profonde del nostro desiderio di vivere meglio:

Il primo e forse più grande beneficio è la comunità autentica. Gli spazi condivisi diventano luoghi naturali per incontri e socializzazione. I vicini non sono più solo persone che abitano accanto, ma potenziali compagni e supporti, creando un vero senso di appartenenza.

Si aggiunge una qualità della vita superiore. Avrai a disposizione metri quadrati di verde che non dovrai curare da solo! Parchi, aree fitness all’aperto, spazi per meditare o leggere. La libertà di muoversi e respirare, specialmente per i bambini, è impagabile e contribuisce a un benessere psicofisico tangibile.

Importante è anche la sostenibilità nel DNA. Meno suolo edificato significa meno cemento, maggiore permeabilità del terreno e una gestione più efficiente delle risorse. Molti progetti di Cluster Housing integrano soluzioni green all’avanguardia, dall’energia rinnovabile alla raccolta dell’acqua piovana, rendendo la tua casa parte di un ecosistema virtuoso.

Infine, design e armonia sono elementi chiave. Spesso questi complessi sono progettati con particolare attenzione all’estetica e all’integrazione con il paesaggio. Ogni dettaglio è pensato per creare un ambiente bello da vivere e da guardare, dove architettura e natura dialogano costantemente.

Il Reumannhof, complesso residenziale viennese con facciata di 180 metri su Margaretengürtel, fu costruito nel 1924-26 dall’architetto Gessner. Dedicato al sindaco socialdemocratico Reumann, divenne importante durante la guerra civile del 1934. È un esempio significativo dell’edilizia pubblica comunale dell’epoca ©Gili Merin

L’Austria: un modello di riferimento per l’abitare e il design

Questi vantaggi trovano terreno fertile e una lunga tradizione proprio in Austria, un paese che da sempre integra natura, arte, design e cultura in un modello di vita all’avanguardia. Ricchissima di parchi e paesaggi suggestivi, è un vero “museo open air”, plasmato dalla natura e tutelato dall’uomo. Con una densità demografica contenuta, offre pianure infinite, valli silenziose e prati alpini fioriti in estate. Questo patrimonio è difeso da decenni grazie a un impegno pionieristico nello sviluppo di tecnologie ambientali innovative.

L’impegno si riflette anche nel design e nell’architettura: l’uso di tecniche ecosostenibili si abbina spesso al recupero rivisitato di saperi artigianali. Il design e l’architettura austriaca si distinguono per la capacità di tutelare la bellezza e lo straordinario passato asburgico con uno sguardo rivolto al futuro, nelle città, sui picchi montani, tra i filari. Il risultato? Luoghi e prodotti sorprendenti, perfino provocanti, frutto del genio di figure come Otto Wagner, Josef Hoffmann, Adolf Loos e Friedensreich Hundertwasser, che hanno traghettato il Paese verso il contemporaneo.

Andreas Reiter ©beautytudineAndreas Reiter ©beautytudine
PowerPoint-Präsentation
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A tal proposito, la visione di Andreas Reiter, sociologo e fondatore di ZTB Zukunftsbüro, è illuminante. Reiter sottolinea come le città siano intrinsecamente “vantaggio di densità“, centri vitali di talenti e opportunità. Tuttavia, essendo sotto “stress test” a causa di sfide globali, esse devono trasformarsi in “laboratori viventi per soluzioni innovative” che garantiscano la qualità della vita futura. L’approccio austriaco all’urbanistica e all’abitare rispecchia pienamente questa filosofia proattiva.

Città creative e smart

Le città austriache incarnano appieno questa filosofia, dimostrandosi pionieri nello sviluppo di Smart Cities che migliorano la qualità della vita in modo sostenibile e intelligente.

Werkbundsiedlung – Vienna

A Vienna, l’idea di Cluster Housing ha una storia gloriosa nell’edilizia sociale, tema che risuona fortemente nel Padiglione Biennale. Un filo rosso unisce le forme liberty della metro a Karlsplatz, gli oggetti in mostra per “Vienna 1900” al MAK (Museo di Arti Applicate), gli specchi del Loosbar e il Werkbundsiedlung, celebre esempio di edilizia sociale. La capitale è un crogiolo di innovazione, dai capolavori modernisti di figure come Otto Wagner (che rivoluzionò il volto urbano) e Josef Hoffmann (co-fondatore della celebre Wiener Werkstätte), fino all’architettura visionaria di Friedensreich Hundertwasser con la sua Kunst Haus Wien, il primo museo verde. Tra le pioniere, Margarete Schütte-Lihotzky, che progettò la cucina componibile, pietra miliare dell’interior design. Vienna è anche all’avanguardia nello sviluppo di Smart Cities, con il suo quartiere ‘Seestadt’, modello internazionale di vita urbana sostenibile e partecipativa.

Seestadt -Vienna

L’impegno non si ferma qui: Graz, “City of Design” UNESCO dal 2011, è una città effervescente dove la ricchezza del passato si unisce a icone contemporanee come la Murinsel di Acconci e la Kunsthaus di Cook e Fournier. Qui il design spinge per una progettazione innovativa negli spazi pubblici e nei processi sociali. Linz, “City of Media Arts” UNESCO dal 2014, capoluogo dell’Alta Austria affacciato sul Danubio, si è trasformata in un centro culturale votato alle arti tecnologiche e digitali, con l’Ars Electronica Festival e avveniristici edifici come l’Ars Electronica Center. Anche Salisburgo, dal canto suo, è pioniera nelle reti elettriche intelligenti.

Per valli e cime: il design si fonde con il paesaggio alpino

La filosofia del Cluster Housing si estende con successo al settore turistico in Austria, elevando l’esperienza di viaggio attraverso un rapporto sensibile con il paesaggio.

Nelle più prestigiose aree sciistiche e montane del Tirolo e del Salisburghese, fioriscono Chalet & Lodge Resorts. Qui, l’architettura contemporanea indossa un abito innovativo, con radici nelle filiere produttive del legno e nel saper fare artigianale, tipico del Bregenzerwald nel Vorarlberg. In Tirolo, le nuove architetture si confrontano con le altezze suggestive: rifugi e piattaforme panoramiche come il Top Mountain Star (a 3.000 metri) o il Top of Tirol (a 3.210 metri) offrono scenari da vertigine. A Bad Gastein (Salisburghese), i rinnovi firmati da BWM Designers & Architects, insieme al festival estivo d’arte, riportano la località tra le mete del design e della creatività.

Top Mountain Star sul Wurmkogel

Sorsi di design: quando il vino incontra l’architettura

Anche nell’enoturismo, l’Austria eccelle con strutture create da celebri architetti, unendo una viticoltura millenaria a metodi moderni. La Bassa Austria è capofila: nel 2003 il LOISIUM WeinWelt a Langenlois, progettato da Steven Holl, ha aperto la strada a un’architettura sorprendente che si estende al Wine & Spa Resort. Questa tendenza ha ispirato reinterpretazioni del classico Heuriger (il tipico locale tra i filari).

Loisium, architetto Steven HolLoisium, architetto Steven Hol
Loisium, architetto Steven HolLoisium, architetto Steven Hol

Nel soleggiato Burgenland, il podere Hillinger a Jois conquista con il suo stile spettacolare, incastonato nel pendio con una lounge cubica affacciata sui filari. Anche la storica tenuta Esterházy vanta notevoli innesti contemporanei. In Carinzia, la nuova tenuta della famiglia Trippel sul lago Maltschach offre terrazze panoramiche e alloggi con vista sui vigneti. Opere architettoniche che, proprio come il vino, si spera invecchino armoniosamente.

Appuntamenti e luoghi da non perdere per gli amanti del design

Per chi desidera immergersi nel design e nell’architettura austriaca, ecco alcuni indirizzi e eventi imperdibili:

  • Vienna Design Week: dal 26 settembre al 5 ottobre 2025, il festival di design più importante d’Austria (viennadesignweek.at).
  • Klima Biennale Wien: dal 9 aprile al 10 maggio 2026, un appuntamento per riflettere sul clima attraverso arte e design.
  • Graz Mese del Design: a maggio 2026, per esplorare la vivace scena creativa della “City of Design”.
  • MAK (Museo di Arti Applicate), Vienna: il regno del design, dalla mostra permanente “Vienna 1900” a quelle temporanee di grande spessore (mak.at).
  • Werkraum Bregenzerwald: nel Vorarlberg, una vetrina di una scena artigianale innovativa all’insegna del design (werkraum.at).
  • Classici senza tempo della Wiener Werkstätte: molti oggetti disegnati dagli artisti dell’officina viennese sono ancora oggi prodotti, come le lampade di Woka Lamps Vienna (woka.com), i bicchieri “B” di Josef Hoffmann per Lobmeyr (lobmeyr.at), le porcellane di Augarten (augarten.com) e l’eredità della Wiener Silber Manufactur (wienersilbermanufactur.com).
  • Architekturzentrum Wien (Az W): un’istituzione che esplora come l’architettura e lo sviluppo urbano plasmano la vita quotidiana (azw.at).
  • Museum Leopold, Vienna: esposizione permanente “Vienna 1900. L’inizio del Modernismo”, con quadri, oggetti, monili e arredi (leopoldmuseum.org).
  • Möbelmuseum Wien: il Museo del Mobile di Vienna, con collezioni che spaziano dal Barocco al Modernismo viennese e oltre (moebelmuseumwien.at).

Il futuro dell’abitare, oggi

 Wildgarten, Vienna Wildgarten, Vienna
 Wildgarten, Vienna Wildgarten, Vienna

Il Cluster Housing è più di una semplice tendenza; è una risposta concreta alle esigenze di un mondo che cerca un equilibrio tra spazio personale, vita di comunità e rispetto per l’ambiente. È un invito a riscoprire il valore del “noi” accanto al “mio”, in un’ottica di benessere collettivo e inclusivo. Che si tratti della casa dove viviamo quotidianamente, del quartiere che ci accoglie o del luogo dove scegliamo di trascorrere le nostre vacanze, questo modello ci spinge a immaginare un futuro in cui l’architettura è al servizio dell’uomo e del pianeta. Una visione che il Padiglione Austria alla Biennale Architettura 2025 non si limita a esporre, ma invita attivamente a costruire insieme.

Valentina Avogadro

www.austria.info/it

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