K-Pop e l’onda coreana travolgono Zurigo: cinema e moda in mostra al Museo Rietberg

Veduta dell’installazione di Hallyu! The Korean Wave © Museum Rietberg, Patrik Fuchs

Dopo Londra, Boston e San Francisco, l’acclamata esposizione “Hallyu! L’onda coreana” arriva in esclusiva europea per raccontare il fenomeno culturale che ha conquistato il mondo

Si cavalca l’onda Hallyu: il fenomeno culturale sudcoreano che da trent’anni domina le classifiche musicali, ispira serie TV e film cult e detta le tendenze della moda, è protagonista di una grande mostra al Museo Rietberg di Zurigo fino al 17 agosto 2025. “Hallyu! L’onda coreana”, ideata dal prestigioso Victoria and Albert Museum di Londra, sbarca in Svizzera per la sua unica tappa europea, portando con sé tutto il fascino e l’energia della Corea del Sud.

Poster del film ‘Parasite’. Per gentile concessione di CJ ENM

Dimenticate le classiche esposizioni: qui si entra in un mondo fatto di K-Pop scintillante, scenografie cinematografiche iconiche e mode all’ultimo grido. Con circa 200 pezzi tra costumi originali, oggetti di scena, video, fotografie e installazioni artistiche, la mostra offre un viaggio immersivo nella cultura Pop che ha sfornato successi globali come il film premio Oscar Parasite, la serie Netflix Squid Game, e band da record come BTS e BLACKPINK.

Dalle ceneri della guerra alle luci della ribalta

Ma come ha fatto un paese segnato dalla guerra negli anni ’50 a diventare un epicentro culturale globale? La prima parte della mostra lo spiega bene, raccontando la “modernità compressa” della Corea: una trasformazione rapidissima dove tecnologia d’avanguardia e tradizioni secolari convivono, creando un mix unico che ha alimentato la creatività. Foto d’epoca, manifesti e vecchi dispositivi elettronici testimoniano questa incredibile ascesa. Il punto di svolta? Forse il tormentone globale “Gangnam Style” di PSY nel 2012, che ha aperto definitivamente le porte all’onda coreana.

The Korean Wave © Museum Rietberg, Patrik The Korean Wave © Museum Rietberg, Patrik
Squid Game. Una serie originale Netflix © 2021 Netflix. Tutti i diritti riservatiSquid Game. Una serie originale Netflix © 2021 Netflix. Tutti i diritti riservati
The Korean Wave © Museum Rietberg, Patrik FuchsThe Korean Wave © Museum Rietberg, Patrik Fuchs

Dentro i capolavori: cinema, musica e stile

Il percorso si snoda poi tra i pilastri di Hallyu. Un’intera sezione è dedicata ai K-Drama e al cinema, capaci di mescolare generi e raccontare storie potenti. Imperdibile la ricostruzione del bagno seminterrato del film Parasite di Bong Joon-ho, un tuffo nell’atmosfera del capolavoro cinematografico. E poi i costumi originali della serie Squid Game, diventati un fenomeno di costume essi stessi, o quelli del film Mademoiselle.

Il cuore pulsante è ovviamente il K-Pop: si possono ammirare da vicino gli abiti sfavillanti indossati dalle star di gruppi come aespa e ATEEZ nei loro video musicali. La mostra non celebra solo gli “Idol” (le star del K-Pop), ma anche i loro fan, vere e proprie comunità globali attivissime online.

Installation view of Hallyu! The Korean Wave © Museum Rietberg, Patrik Fuchs_2
Installation view of Hallyu! The Korean Wave © Museum Rietberg, Patrik Fuchs_3
Installation view of Hallyu! The Korean Wave © Museum Rietberg, Patrik Fuchs_4

Infine, spazio alla K-Beauty e alla K-Fashion. Dalle maschere di bellezza high-tech ai segreti della skincare coreana (ormai un must anche per gli uomini), fino allo stile che spopola tra i giovani: un mix audace di streetwear, tagli innovativi e rivisitazioni moderne dell’ hanbok, l’abito tradizionale coreano, indossato con orgoglio anche dalle popstar.

Un tocco svizzero e l’eredità storica

Per la tappa di Zurigo, il Museo Rietberg ha aggiunto del suo. Accanto ai simboli Pop, una sala speciale collega Hallyu alle radici artistiche della Corea, con pitture antiche, arte buddhista e una splendida “Moon Jar” (vaso lunare) del XVIII secolo, simbolo di eleganza. Spazio anche al pioniere della videoarte Nam June Paik e a una creazione della stilista svizzero-coreana Nina Yuun, che lega la tradizione artigianale coreana al design contemporaneo.

Artista sconosciuto/a, Paravento con Artista sconosciuto/a, Paravento con
Byeoksan Yongha e Taeil (firmato), Riunione/Raduno di divinità buddhiste, 1891, Kulturmuseum St. Gallen.Byeoksan Yongha e Taeil (firmato), Riunione/Raduno di divinità buddhiste, 1891, Kulturmuseum St. Gallen.
Artista sconosciuto/a, Vaso lunare, inizio XVIII secolo, Museum Rietberg, acquisto con fondi del lascito di Alice Raymonde JuonArtista sconosciuto/a, Vaso lunare, inizio XVIII secolo, Museum Rietberg, acquisto con fondi del lascito di Alice Raymonde Juon

Perché merita una visita?

Non serve essere esperti di Corea per apprezzare “Hallyu!”. Se amate il cinema, la musica, la moda o semplicemente volete capire le tendenze che plasmano il mondo, qui troverete pane per i vostri denti. È un’occasione per scoprire da vicino come un paese ha saputo trasformare la sua cultura in un fenomeno globale, mescolando storia antica e innovazione sfrenata. Un’esperienza ricca di stimoli, colori ed energia, perfetta per allargare i propri orizzonti.

Angela Rover

Museum Rietberg, Gablerstrasse 15 - 8002 Zürich T. +41 44 415 31 31 rietberg.ch