Fueguia 1833, passione botanica
Viaggio Olfattivo nella Terra del Fuoco
Fragranze rare che raccontano un territorio selvaggio e incontaminato. Vi accompagniamo alla scoperta di Fueguia 1833
L’iniziativa parte dal suo fondatore, Julian Bedel, che in questo progetto ha trasferito tutta la sua esperienza di liutaio, musicista, scultore e appassionato della natura e dei suoi sentori. L’azienda è nata a Buenos Aires nel 2010 e si è affermata, fin da subito, come un unicum nel panorama della profumeria perché trae ispirazione dalla sua terra e dai suoi forti contrasti, l’Argentina.
Per il nome serviva un qualcosa che rendesse al meglio il legame così profondo con le proprie radici e allora la scelta è caduta sulla parola “fuego”, dalla Terra del Fuoco, come viene comunemente chiamata la Patagonia.
Da qui “Fueguia” associata a una data, il 1833, che richiama l’epoca delle grandi spedizioni di naturalisti famosi come Charles Darwin e meno famosi come gli antenati di Julian.
Un progetto cresciuto negli anni fino ad arrivare, nel 2016, alla nascita di Fueguia Botany, una riserva di 50 acri nel vicino Uruguay, dove vengono coltivate e lavorate centinaia di piante aromatiche.
Julian Bedel racconta così la sua idea: “Fueguia 1833 è un omaggio ai miei antenati che erano sia naturalisti sia scrittori. È il frutto del legame tra l’Europa e il Sud America e riflette tutta la diversità esotica dei tesori che offre la sua natura”.
Con un’origine simile l’attenzione alla sostenibilità è scritta fin dal DNA e, infatti, si traduce nella scelta di piante e fiori coltivati e poi distillati direttamente dalle comunità locali coinvolte anche nei progetti di Helping Argentina, una no-profit voluta dallo stesso Julian nel 2002 per promuovere la crescita e lo sviluppo del suo territorio. Ogni produttore si impegna a rispettare standard di sostenibilità molto elevati e assicura, allo stesso tempo, la tracciabilità di ogni singolo ingrediente, per garantire al consumatore la massima trasparenza possibile.
La produzione è tutta interna all’azienda: dalla ricerca degli ingredienti naturali, all’idea della fragranza passando per la loro miscela fino alla produzione e al confezionamento in scatole di legno realizzate a mano per poi arrivare alla vendita nelle boutique presenti a Tokyo, New York, Milano, Londra e Dubai, ognuna con una propria personalità.
In quella di Milano, per esempio, inaugurata nel 2018 in via Tommaso Grossi, ritroviamo la pianta ottagonale che richiama quella della vicina Galleria Vittorio Emanuele.
Le pareti sono ricoperte di legno d’abete rosso della Val di Fiemme, la stessa che fornisce i materiali per i celebri violini Stradivari, per creare un effetto acustico insolito.
Il colore è stato prodotto negli stessi laboratori della boutique; le lampade e le scale sono in bronzo e i flaconi, disposti a raggera, si presentano coperti da ampolle per offrire un’esperienza sensoriale immersiva, l’aroma si percepisce direttamente dal tappo di borosilicato.
Le formulazioni sono una creazione dello stesso Julian che segue in prima persona tutto il processo creativo annotando anche a mano, come vuole un’antica tradizione artigiana, tutte le componenti che vanno a comporre le essenze utilizzando materie prime mai impiegate prima per realizzare un profumo.
Proprio perché si tratta di ingredienti dalla disponibilità ridotta, le fragranze sono prodotte in edizione e numero limitati.
Parliamo di un centinaio di fragranze prodotte in 400 esemplari. Sono disponibili nei formati dal 100, 30 e 8 ml e suddivisi in nove linee di prodotto che portano i nomi di Alquimia, Antropología, Armonías, Linneo, Destinos, Fábula Fauna, Muscara, Personajes, El Mundo de Ouds.
Tutti gli ingredienti sono di origine vegetale e biodegradabile e sono spesso ricavati da un lungo processo di macerazione. La stessa origine naturale si ritrova nelle sostanze alcoliche impiegate e in altre componenti ricavate dagli scarti dell’agricoltura. Non c’è traccia di note sintetiche, filtri UV, coloranti sintetici, componenti animali e derivati dal petrolio.
Ogni confezione è una piccola opera d’arte. I formati da 100 ml sono racchiusi in una scatola di legno, realizzata interamente a mano che contiene anche una mappa della Patagonia del 1700, a rimarcare una storia che ha origini lontane. Ogni flacone ha un numero di serie che indica da dove arriva il profumo e quando è stato prodotto.
Nel formato da 30ml, invece, la bottiglia è ricoperta da un’etichetta in cotone, di color indaco, che riporta il nome della fragranza e il suo numero di serie. Il cotone è anche il materiale della scatola che racchiude il flacone.
Tutta questa cura per i particolari riflette l’idea di profumo che Julian vuole trasmettere: “Riempire con il profumo una piccola porzione dello spazio che ci circonda ma mai completamente, piuttosto per creare uno spazio intimo, che ci somiglia e ci appartiene”.
Oltre ai profumi, che sono il cuore di Fueguia 1833, trovano spazio anche i diffusori di fragranza, prodotti nel laboratorio di Milano, e disponibili in bronzo e in legno.
Nella prima versione, il corpo dell’oggetto è fatto con il metallo ricavato dagli scarti dell’industria che sono sapientemente lavorati per dare vita a una piccola scultura. Nella confezione trovano spazio anche una ricarica da 10 ml e un set di cannucce in ceramica.
Il diffusore in legno utilizza per la base quello di noce e, come per la versione in metallo, ha in dotazione una ricarica da 10 ml e un set di cannucce in ceramica.
Da ultimo, ma non certo per importanza, Fueguia offre due prodotti dalle elevate proprietà disinfettanti, grazie alla presenza di 45 erbe distillate in etanolo di origine biologica. Stiamo parlando di Aguas for Textile e del Tónico Sanitizer, disponibili in confezione da 100 ml con erogatore spray. Sono prodotti che si equivalgano con la differenza che il secondo è privo di profumo.
Un viaggio dei sensi alla fine del mondo …
Antonella Di Vincenzo
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