Fra cime e laghi
Engadina, azzurra e verde smeraldo
L’estate nella regione svizzera delle vette innevate e dei laghi alpini: tour “geologici” sulla via dell’Acqua, percorsi ad alta quota fra il Corvatsch e la Diavolezza, e persino una pista d’atletica outdoor a 2550 metri d’altezza
I colori straordinari dei laghi fra le cime, mille possibilità per esperienze ad alta quota, piste e sentieri per trekking, mountain bike, corsa e passeggiate, una vacanza estiva in Engadina tutto può fuorché annoiare: ma soprattutto, è un’immersione totale nella bellezza.
Vacanza ideale per chi cerca il movimento e per gli amanti del relax, per coppie o gruppi di sportivi o per famiglie con bambini.
Qualche idea e qualche itinerario, dunque, per l’estate al via. Partendo dalla maestosa catena del Corvatsch, paradiso degli escursionisti, e dal percorso chiamato della Via dell’Acqua, o sentiero dei laghi. Itinerario speciale e consigliato anche per i bimbi, per i quali la camminata può trasformarsi in una straordinaria lezione di geologia.
Lungo il cammino si incontrano sei piccoli laghi alpini dal colore cangiante azzurro e smeraldo dalla diversificata e ricchissima formazione geologica e dalle caratteristiche che li rendono del tutto differenti uno dall’altro: il color verde del lago Cristal si deve alla clorite, il Magnetit è ricco di magnetite, la malachite tinge di un verde erba il Malachit, la rodonite, pietra rosa dalle straordinarie proprietà antinfiammatorie, dona sfumature pastello al Rhodonit.
Il più piccolo dei laghetti, il lago Schaglia, deve il suo nome all’ardesia, e ha colori che vanno dall’argento al ruggine. L’itinerario è circolare e percorribile, cinque chilometri e difficoltà media: si parte dalla stazione a monte di Furtschellas o seguendo la segnaletica del sentiero “Rabgiusa”. Al ristorante di Furtschellas, La Chüdera, si vendono squisite salsicce Bratwurst e Cervelat, ideali per lo spuntino in quota.
Partendo dalla stazione intermedia Murtèl 45 minuti di cammino portano nella splendida località di Fuorcla Surlej, a 2.754 metri d’altitudine. Il sentiero è più impegnativo, e, man mano che si sale di quota, vi sono anche in estate alcuni tratti in nevaio. Ma all’arrivo ci si sentirà ripagati: in cima alla Fuorcla attendono gli escursionisti uno strepitoso panorama sulla Val Roseg, il Pizzo Bernina, il Piz Roseg e sulle cime ghiacciate.
Merita una visita il Lago Hahnensee, adagiato fra boschi di cembri e di pini, meta obbligatoria per lo straordinario paesaggio che lo circonda. Vi si arriva dalla Fuorcla in circa tre ore, cammino impegnativo con ghiaione e torbiere. Un ristorante rifugio sulle rive del lago di Lej dals Chöds ripagherà con piatti prelibati e vista.
Sulla via del ritorno meritano tappe i laghi Lej Nair e il Lej Marsch, dove ci si può concedere anche un tuffo ristoratore. Dal Corvatsch alla Diavolezza, altra perla del paesaggio alpino appena oltre il confine svizzero. Fra i percorsi maggiormente affascinanti quelli per i Lej da Diavolezza, Lej da las Collinas e Lej Pers.
Al rientro sul sentiero, lo sguardo si perde in uno straordinario, e unico, filare di cespugli di rosa alpina. Di lago in lago vale la pena ricordare il Lej Alv a Corviglia, che, a ben 2550 metri di altitudine, ospita anche una attrezzatissima oasi di relax con circuito per allenamento in quota.
Un luogo unico nel suo genere: una pista pianeggiante di finissima ghiaia lunga un chilometro e una pista finlandese di truciolato che corre tutt’intorno al lago, per un tipo di corsa più delicata e leggera, attendono gli atleti. Non mancano panchine per il relax del dopo corsa e naturalmente la possibilità di immergere le gambe nell’acqua fresca, per rigenerarsi e tonificare i muscoli e ulteriormente attivare la circolazione. Il lago e le piste da allenamento sono raggiungibili a piedi o in bicicletta sia dalla stazione a monte della funivia di Marguns che dalla stazione a monte della funicolare del Corviglia.
Meraviglie a parte, vi sono mille e una ragioni per scegliere l’Engadina, certamente regina del turismo invernale, per una vacanza estiva. La regione è record di belle giornate annue (322) vanta sorgenti minerali e un clima mite e gradevole. Ed enormemente affascinanti sono la sua cultura, la storia e le tradizioni. Fra le altre la Schlitteda (gite in slitte trainate da cavalli), il Chalandamarz, un singolare rito propiziatorio primaverile, il tipico stile architettonico (la «casa engadinese», dal tetto spiovente e dal fascino contadino d’altri tempi) e la famosa, e squisita, torta di noci dell’Engadina.
Monica Autunno
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